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Wall Street: netto calo dopo la gelata dal mercato del lavoro

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New York – Sell sugli indici americani, un brutto lunedi’ dopo la peggiore settimana del 2012. Wall Street ha chiuso in calo per la quarta seduta consecutiva spinta al ribasso per i deludenti dati sull’occupazione, che hanno alimentato nuovi dubbi sulla tenuta della ripresa. Il Dow Jones ha perso l’1% e chiuso a 12929,59; il Nasdaq ha ceduto l’1,08% a quota 3047,08. Sentiment degli investitori indebolito dalla mancanza di nuovi stimoli monetari dalla Fed. Giù materie prime ed euro. E’ il primo effetto dopo la pubblicazione dei dati sul mercato del lavoro degli Stati Uniti nella giornata di venerdì, a mercati azionari chiusi per le festività di Pasqua.

L’economia statunitense ha creato appena 120 mila posti di lavoro a marzo (attesi +200 mila), il numero più scarso da cinque mesi. Le assunzioni nei due mesi precedenti, gennaio e febbraio, sono state riviste di +4.000 unità. Il tasso di disoccupazione passa dall’8,3% all’8,2%.

L’indice S&P500 potrebbe dunque continuare a perdere terreno, dopo che durante la scorsa settimana ha registrato la peggiore performance da inizio 2012, anche a causa delle ultime parole giunte dalla Federal Reserve, la Banca centrale degli Stati Uniti. Allontanata la possibilità di nuovi stimoli monetari a supporto del processo di ripresa. Nella settimana appena trascorsa in rosso 9 settori su 10 che compongono l’S&P500.

Il chairman della Fed Bernanke ha mantenuto i tassi prossimi allo 0 ormai dal 2008, con i due round di acquisti di asset che hanno portato nel sistema $2,3 trilioni. Nel primo trimestre azionario Usa in rally sia nel 2010, sia nel 2011, ma aprile si è rivelato ad ora un periodo di magra. Da gennaio a marzo ha registrato +12%.

Intanto il guru di Wall Street Marc Faber avverte che l’azionario degli Stati Uniti sarebbe pronto per entrare in un periodo di debolezza, che rischia di sfociare in un mercato orso, ovvero una correzione superiore o uguale a -20%. Solo nuova stampa di moneta potrebbe frenare e limitare questa fase di ribassi.

Attesa ora per la stagione degli utili, con Alcoa che domani darà il via alle danze. Tra i grandi nomi in settimana anche Google e JPMorgan.

Dal fronte economico degli Stati Uniti, non sono attesi dati di rilievo.

In ambito valutario, l’euro sul dollaro a $1,3076 (-0,18%). La moneta unica in rialzo verso il franco svizzero a CHF 1,2013 (+0,04%), mentre contro lo yen perde lo 0,37%, a JPY 106,41.

Per terminare la panoramica sui mercati, riguardo alle commodities, i futures sul petrolio scendono dell’1,42%, a quota $101,84 al barile (-1,47 dollari), mentre le quotazioni dell’oro a $1.643,10 l’oncia (+0,80%).