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WALL STREET: INDICI CONTRASTATI AL GIRO DI BOA

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A meta’ seduta i mercati Usa proseguono contrastati. In ribasso il Dow Jones, depresso dalle brutte performance di Boeing (BA – Nyse), General Electric (GE – Nyse) e J.P. Morgan (JPM – Nyse). In rialzo, invece, il Nasdaq, sostenuto dai titoli software.

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A pesare sui mercati sono soprattutto le sconfortanti notizie negative provenienti dal fronte societario, tra cui il warning sugli ordini lanciato dalla societa’ di infrastrutture per semiconduttori Applied Materials (AMAT – Nasdaq), i tagli alla forza lavoro da parte del colosso informatico IBM (IBM – Nyse) e dell’azienda di chip Agere (AGR.A – Nyse) e le note negative di SG Cowen sul gigante dei cellulari finlandese Nokia (NOK – Nyse) e sul produttore di semiconduttori Texas Instruments (TXN – Nyse) e di Salomon Smith Barney sulla conglomerata General Electric (GE – Nyse).

Ricordiamo inoltre che oggi, alle 17:30 ora di New York (le 23:30 italiane), scade il termine fissato dalla SEC per la certificazione dei bilanci delle aziende da parte degli amministratori delegati e dei direttori finanziari.

Da segnalare che poco dopo le 16:00 (le 10:00 ora di New York) il tasso di riferimento sui Treasury Usa a 10 anni e’ sceso per la prima volta dal 1963 sotto il 4%. Il rally dei prezzi e la conseguente discesa dei rendimenti era gia’ cominciata nei giorni scorsi, sulla consapevolezza che con la borsa in difficolta’, tassi di crescita stagnanti e pericoli di inflazione assenti, i titoli di Stato a lunga scadenza rimangono un eccellente investimento difensivo. Per monitorare con attenzione l’andamento dei tassi a 10 anni, il grafico (TNX – CBOE) riporta l’andamento del tasso dell’emissione piu’ recente moltiplicato per dieci.

Sul mercato valutario da segnalare la rinnovata debolezza del dollaro nei confronti dell’euro e dello yen dopo le sconfortanti dichiarazioni della Federal Reserve sulla ripresa economica Usa.

A livello macroeconomico da segnalare il dato superiore alle stime sulle scorte di magazzino di giugno, che hanno registrato una crescita dello 0,2% contro il +0,1% atteso dagli analisti. Invariato il rapporto scorte/vendite.

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