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Wall Street in ripresa, ma incerta per timori economia e dubbi Fed

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New York – Wall Street nervosa, sulla scia della pubblicazione del dato relativo agli ordini dei beni durevoli. Il dato è stato contrastato: a fronte di un forte balzo ben al di sopra delle attese, +4,2% a luglio contro il +2,5% stimato, l’indicatore, esclusa la componente dei trasporti, si è confermato deludente, mostrando anche che gli ordinativi dei beni capitali core sono scivolati -3,4%. Lo S&P 500, così come l’indice Stoxx Europe 600, si avvia a terminare la settimana in territorio negativo per la prima volta in quasi due mesi.

Alle 16.44 circa ora italiana, gli indici azionari americani risalgono comunque dai minimi di giornata. Dow Jones +0,22% a 13.086,10 punti. Il Nasdaq fa +0,15% a 3.057,90 punti, mentre lo S&P 500 -0,06% a 1.401,17.

“Il mercato si sta prendendo una pausa – ha commentato in un’intervista a Bloomberg Jacques Porta, presso Ofi Patrimonie a Parigi – Ci sono stati così tanti incontri tra i leader europei, ma non capiamo quali saranno le prossime novità. Ci sono sempre dichiarazioni di buoni intenti, ma poi alle parole non seguono molti fatti. I dati economici Usa non sono preoccupanti, ma non sono neanche brillanti”.

Gli investitori continuano a guardare dunque all’Europa e, in particolare, alle dichiarazioni arrivate dopo il meeting in giornata a Berlino tra il premier greco Antonis Samaras e la cancelliera tedesca Angela Merkel. Le parole dei due leader sono state praticamente ignorate dall’ azionario europeo, anche perchè bisognerà attendere ottobre per sapere se Atene vanterà una proroga di due anni per riuscire a ripagare i creditori. Euro a $1,2515.

L’azionario sembra aver voglia di una pausa, dopo il forte rally delle ultime settimane, alimentato dalla speranza di nuovi interventi di politica monetaria accomodante da parte delle banche centrali, prima fra tutte la Federal Reserve. Bill Gross, co-fondatore di Pimco, il fondo obbligazionario più grande al mondo, dice di essere sicuro su nuove mosse di Ben Bernanke e colleghi. Detto questo, tra gli operatori l’incertezza che l’istituto annunci misure straordinarie a settembre permane.

“Gli investitori sono sempre più frustrati dalla mancanza di chiari segnali di direzione, che possano essere positivi o negativi, da parte dei funzionari dell’Eurozona”, ha fatto notare inoltre a Marketwatch Ilya Spivak, strategist del mercato valutario presso DailyFX.

In generale, a essere colpiti nella giornata di oggi sono soprattutto i titoli delle materie prime, tecnologici e finanziari. Il Morgan Stanley Cyclical Index, indice che rappresenta 30 azioni Usa legate al trend dell’economia degli Stati Uniti, scende inoltre per la quinta sessione consecutiva, ovvero per l’arco temporale più lungo in sei settimane.

Riguardo i nomi societari, TripAdvisor in rialzo dopo che gli analisti di Citigroup hanno rivisto al rialzo il giudizio sul titolo, da “neutral” a “buy”. I titoli tecnologici assistono ai forti sell sul titolo Autodesk, che cede -16% dopo che la società di software ha reso noto un bilancio caratterizzato da un fatturato deludente, tagliando anche l’outlook. Male i semiconduttori, con il Philadelphia Semiconductor Index che cede -0,48%. Tra i bancari, JP Morgan -1,13%, Morgan Stanley -1,17%, Bank of America -0,80%, JP Morgan -1,09%. Bene invece American Express.

Altri titoli: Facebook -0,34%, Apple piatta, Microsoft +0,25%, Intel -0,82%, Hewlett-Packard -0,38%.

In ambito valutario, l’euro -0,41% sul dollaro a $1,2511; dollaro/yen +0,10% a JPY 78,55. Euro/yen -0,28% a JPY 98,30.

Per terminare la panoramica sui mercati, riguardo alle commodities, i futures sul petrolio +0,23%% a $96,49 al barile. Quotazioni oro -0,15% a $1.670,30, rimangono comunque sui massimi delle ultime 16 settimane. Quanto ai Treasury, i rendimenti a 10 anni scambiano all’1,642%, in calo -2,14%.

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