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Wall Street in rialzo, ma si sgonfia proprio sul finale

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NEW YORK (WSI) – Wall Street in rialzo, ma con una netta ondata di vendite sul finale che ha ridimensionato i prezzi e gli indici. Alla chiusura il Dow Jones fa segnare +0,11% a 14.841; S&P 500 +0,19% a 1.638; Nasdaq +0,75% a 3.620. Cali dei Treasuries, rendimenti decennali salgono al 2,78%. In borsa protagonisti soprattutto i buy sui tecnologici. Bene anche i titoli finanziari.

Focus sulla revisione del pil Usa, che ha dimostrato che l’economia migliora più del previsto (+2,5% nel secondo trimestre rispetto a +1,7%).

Confortante anche il dato sulle richieste iniziali dei sussidi di disoccupazione, in linea con le previsioni degli analisti.

La Siria passa in secondo piano: il blitz è stato per ora rimandato.

Sotto i riflettori di nuovo l’incertezza per le prossime mosse della Fed: i dati resi noti stamane confermano sia il miglioramento del mercato del lavoro – la media delle ultime quattro settimane dei sussidi è sui minimi dal 2007 – sia la maggiore sostenibilità della ripresa economica, con il Pil che è stato rivisto al rialzo da +1,7% inizialmente reso noto.

“Gli investitori tornano a focalizzarsi sui dati economici, in particolare su quelli provenienti da Stati Uniti ed Europa, sul tapering della Fed, visto che i mercati sembrano aver capito che qualsiasi conflitto in Siria avrà ripercussioni solo nel breve periodo”, commenta in una intervista a Bloomberg Manish Singh, responsabile investimenti presso Crossbridge Capital a Londra – Sono dell’opinione che la Fed inizierà a staccare la spina agli stimoli monetari, a prescindere dai dati”.

Lo S&P 500 ha perso -3% ad agosto, segnando la perdita maggiore su base mensile più sostenuta in più di un anno, proprio sulla scia dei timori sulle mosse della Fed e sulla possibilità di un conflitto in Siria.

ALTRI MERCATI – In ambito valutario, euro -0,86% a $1,3223, dollaro/yen +0,83% a JPY 98,42; euro/franco svizzero +0,18% a CHF 1,2319. Euro/yen -0,03% a JPY 130,16.

Sui mercati delle commodities, i futures sul petrolio -0,67% a $109,36 al barile, Brent -0,68% a $115,82 dopo aver superato ieri quota $117; oro -0,94% a $1.405,10 l’oncia. Tuttavia, come segnalato in Chi ha speculato sul ribasso del petrolio?, sul greggio si e’ verifacata un’anomal ondata di vendite negli ultimi minuti di contrattazioni.