(Teleborsa) – Pausa di riflessione per la borsa di Wall Street che, al traguardo della metà seduta, conferma l’impostazione ribassista vista in avvio. Dopo due giorni di rialzi gli indici a stelle e strisce rosicchiano un po’ dei guadagni messi a segno nelle ultime settimane, a causa delle rinnovate preoccupazioni per la situazione finanziaria di alcuni paesi UE, ultimo tra tutti il Portogallo, dopo che Fitch ne ha tagliato il rating sovrano a “AA-” dal precedente “AA” con outlook negativo. Scarse le reazioni nei confronti dei dati macro di oggi. In particolare, le vendite di case nuove sono risultate in calo e peggiori delle attese. Il dato è il più basso mai rilevato dal 1963, anno in cui il Commerce Department iniziò a monitorarlo. Non hanno aiutato neanche gli ordini di beni durevoli negli States, diffusi prima dell’opening bell e cresciuti a marzo sotto le attese, mentre le scorte settimanali di petrolio sono risultate in crescita decisamente sopra le stime, penalizzando il prezzo del petrolio e di conseguenza alcune tra le maggiori compagnie petrolifere USA come Chevron e Exxon, entrambe in calo di più di mezzo punto percentuale. Particolarmente offerto il settore tecnologico con il Nasdaq al momento peggior indice (-0,54%), ad eccezione di Adobe in volo grazie all’annuncio di utili e outlook sopra le attese. Tra le blue chips del Dow Jones, che sta limando lo 0,35%, la maglia nera va a Verizon, testimonial principale della giornata “no” del settore telecom statunitense. In affanno anche l’S&P500 con un calo dello 0,47%.
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