A meta’ seduta gli indici americani sono contrastati, condizionati dai dati macroeconomici e dalla nuova fiammata del prezzo del petrolio. Il Dow Jones guadagna lo 0.13% a 10176. Negativi invece il Nasdaq, che cede lo 0.54% a 1902, e l’S&P 500, in calo dello 0.01% a 1106.
A condizionare l’umore degli operatori sono intervenuti i dato economici diffusi in mattinata. Nel mese di giugno l’indice dei prezzi al consumo negli Stati Uniti ha registrato un aumento dello 0.3%, contro il +0.2% previsto dagli analisti. La versione “core”, tuttavia, cioe’ quella depurata dalle componenti alimentari ed energetiche (piu’ volatili) e’ salita solo dello 0.1%, contro il consensus del +0.2%. E’ l’aumento piu’ contenuto dall’inizio dell’anno.
Il mercato ha accolto con sollievo i dati, che riducono le preoccupazioni degli operatori su nuovi interventi restrittivi della Federal Reserve in tema di politica monetaria. A tal proposito, sono interessanti le dichiarazioni di Susan Bies, membro permanente del Fomc. Ricordiamo che la Federal Reserve lo scorso 30 giugno ha aumentato di 25 punti base i tassi d’interessi, passati all’1.25%.
Leggermente inferiore alle attese la fiducia Michigan, il dato sulla sulla fiducia dei consumatori elaborato dall’Universita’ del Michigan. Il dato preliminare di luglio si e’ attestato a quota 96 contro il consensus del mercato di 97 punti.
Non contribuisce all’intonazione della giornata la nuova fiammata dei prezzi del petrolio, tornato ai massimi di sei settimane sopra la soglia dei $41. Il future con scadenza agosto al momento guadagna 63 centesimi a $41.40. Gli operatori temono che l’aumento delle quote di produzione dei paesi dell’Opec non riuscira’ a far fronte alla domanda in caso di attacchi terroristici a pozzi od oleodotti. Ricordiamo che l’Opec ha accettato di aumentare la propria attivita’ di estrazione spingendola ai massimi di 24 anni, ma ha cosi’ limitato la disponibilita’ di riserve da utilizzare in caso di interruzione dell’offerta.
Passando al settore societario, buone notizie dal settore tecnologico. Nell’after hour di giovedi’ il colosso informatico IBM ha riportato risultati trimestrali migliori delle attese. La concorrente DELL ha inoltre alzato le previsioni sui risultati del secondo trimestre. I titoli di entrambe le societa’ sono in buon progresso.
Tra le blue chip del Dow Jones, i migliori guadagni li registrano Johnson & Johnson, Microsoft, Honeywell, IBM, Hewlett-Packard e Altria. In rosso Pfizer, Coca Cola e Verizon. [Vedi decine di azioni in movimento segnalate da
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Sugli altri mercati, il dollaro e’ in ribasso sull’euro, che si avvia verso quota $1.25. Al momento il cambio tra le due valute e’ a $1.2436. beneficia della deboleza del biglietto verde l’oro, che guadagna $3.10 e si spinge a $406.70 all’oncia.
Sono in netto progresso i titoli di Stato, favoriti dagli ultimi dati sull’inflazione. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ al 4.38% contro il 4.49% della chiusura di giovedi’.