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Wall Street: finale in buon rialzo, chiude bene la settimana

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New York – Seduta in buon progresso per i principali listini azionari americani, che hanno messo fine alla striscia negativa piu’ lunga da maggio. L’indice S&P 500 e’ salto +1.65% (22.01 punti) a 1,356.77, il Dow Jones Industrial Average e’ cresciuto +1.62% (203.82 punti) a 12,777.09 (+0.04% dalla chiusura dello scorso venerdi’). Dopo i dati poco incoraggianti giunti sulla crescita economica in Cina, ora gli investitori sperano in nuove misure monetarie accomandanti da parte della People’s Bank of China e, possibilmente, delle varie banche centrali mondiali.

Dalla Fed il mercato si attende nuove misure di allentamento monetario a settembre, se non prima. L’oro avanza dell’1%, mentre l’euro non riesce ad allontanarsi con forza da quota $1,22. L’indice del dollaro, che misura l’andamento del biglietto verde nei confronti delle sei valute rivali principali, fa peggio, scivolando ai minimi di seduta di 83,48 (-0,2%). Il rame avanza dell’1,5%, mentre il petrolio riduce i guadagni.

L’attenzione e’ rivolta anche sulla conferenza informale in corso nelle montagne della Sun Valley, dove si sono riuniti i principali dirigenti e leader del mondo dei nuovi media e dell’industria hi-tech. E’ qui che in passato sono stati decisi alcuni dei principali affari nel settore. L’evento e’ organizzato ogni anno da Allen & Co.

Tra i dati macro attesi in giornata, in luglio l’indice di fiducia del Michigan si e’ rivelato inferiore alle stime, scivolando a sopresa sotto i livelli del mese precedente, attestandosi ai minimi da dicembre. Il calo a 72 punti si confronta con le attese che erano in media per un dato pari a 73,5. Da parte sua l’indice dei prezzi alla produzione e’ aumentato dello 0,1% in giugno contro il -0,6% previsto dagli analisti.

Per il sesto mese di fila la variazione del Pil cinese non fa che diminuire, secondo quanto ufficializzato in giornata dal National Bureau of Statistics, nel secondo trimestre 2012 si attesta a un modesto +7,6%, meno delle attese per +7,7%. Nel primo trimestre 2012 la rilevazione era +8,1%, mentre nel quarto trimestre 2011 +8,9%.

In leggero incremento anche le principali Borse europee, mentre Milano oscilla nervosamente sulla parità dopo i risultati contrastati dell’asta del Tesoro. I rendimenti dei BTP restano sopra il 6%.

L’indice azionario internazionale MSCI All-Country World Index (SXXP) avanza dello 0,3%, interrompendo una serie negativa di 7 sedute. Sul fronte obbligazionario invece i bond decennali italiani salgono di nove punti base al 6,005%, mentre i Bund tedeschi e i Treasuries Usa sono positivi ma con cautela.

Oltre alla calo della crescita in Cina, la notizia di giornata è il downgrade del rating dell’Italia da parte dell’agenzia Moody’s. Il merito di credito è stato portato da A3 a Baa2, un taglio di due punti. I titoli si trovano ora appena due gradini da “junk”, spazzatura. Outlook negativo.

In ambito di notizie societarie, i rialzi dei futures sono aiutati dalla ripresa dei titoli JPMorgan (+4% circa). La banca ha chiuso il secondo trimestre fiscale con utili in calo, anche per via dello scandalo e delle perdite annunciate in aprile dall’ufficio operativo di Londra, per investimenti speculativi legati a titoli di credito derivati, per posizioni più rischiose di quanto preventivato. Perdite che quest’anno saranno pari a 5,8 miliardi di dollari, secondo quanto riferito Chief Financial Officer Braunstein. Gli utili per azione si sono attestati a $1,21, con fatturato in calo -16,5% su base annua, a $22,89.

Quanto ai risultati di Wells Fargo, i profitti per azione $0,82, contro attese per $0,81. Fatturato $21,29 miliardi.

Exxon in rialzo con il prezzo del petrolio in ripresa, spinto in rialzo dalla possibilitĂ  di nuovi stimoli a supporto della crescita economica in Cina.

In ambito valutario, l’euro in aumento sul dollaro a $1,2221 (+0,2%). La moneta unica e’ poco variata contro il franco svizzero a CHF 1,2009 (-0,01%), mentre contro la divisa giapponese e’ in rialzo a 96,83 yen (+0,04%). Il rapporto dollaro/yen e’ di 79,23 (-0,1%).

Per terminare la panoramica sui mercati, riguardo alle commodities, i futures sul petrolio su del +0,26%, a quota $86,23 al barile, mentre le quotazioni dell’oro a $1.582,40 l’oncia (+1,09%). Quanto ai Treasuries, i prezzi del 10 anni sono in calo. Il rialzo dei rendimenti e’ di 1,3 punti base a quota 1,49%.