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Wall Street crede all’intesa fiscale, bene l’immobiliare. Migliore seduta in molti mesi

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New York – Chiusura in deciso rialzo per i principali indici azionari statunitensi che archiviano la migliore seduta da molte settimane. Il Dow Jones ha guadagnato l’1,7% a 12.796 punti (con Bank of America e JPMorgan Chase tra le azioni top leaders); lo S&P 500 sale +2% a 1.387 punti e il Nasdaq Composite il 2,2% a 2.916 punti.

I titoli tecnologici sono stati molto comprati, con Apple in rialzo +7%, il primo segno di ripresa dopo un calo ininterrotto di -25% dal top settembre. I buy si sono materializzati perche’ i mercati finanziari scommettono sul raggiungimento di un compromesso riguardo al fiscal cliff. Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama si è mostrato a questo proposito ottimista sulla possibilità di un accordo entro il 31 dicembre. A spingere gli acquisti sono state inoltre le notizie positive arrivate dal settore immobiliare.

E’ stata la migliore seduta in molti mesi, il maggior rialzo da settembre per Dow e S&P 500 e il migliore da luglio per il Nasdaq. Va tenuto conto che gli investitori si preparano a bassi volumi e una settimana corta (giovedi’ borsa chiusa per la festa di Thanksgiving).

Da un po’ di tempo il mercato e’ spaccato in due tra ribassisti e rialzisti: le trimestrali societarie sono state per lo piu’ deludenti fin qui e l’effetto placebo delle misure di allentamento monetario della Federal Reserve e’ ormai svanito. Allo stesso tempo, in caso di accordo fiscale, il Pil e’ visto crescere +2,9% nel periodo luglio-settembre malgrado l’impatto negativo dell’Uragano Sandy. Le stime sono degli economisti di Goldman Sachs e Barclays.

Nonostante le forti perdite di Wall Street, molti strategist rimangono pertanto rialzisti sulla performance dello S&P 500, prevedendo un rialzo fino a +47% a 2.000 punti per il 2014. La scorsa settimana il listino ha perso -1,5% attestandosi a quota 1.359,88 punti, sulla scia delle preoccupazioni riguardo alla questione del precipizio fiscale.

Se il presidente degli Stati Uniti Barack Obama non riuscisse a raggiungere un compromesso con i Repubblicani, il “fiscal cliff”, l’insieme di tagli alle spese e aumenti delle tasse potrebbe, secondo un rapporto stesso dell’ufficio di Budget del Congresso dello scorso 8 novembre, provocare invece un calo del Pil Usa -0,5%.

Dal fronte economico, dati sulla compravendita di case esistenti migliori del previsto in ottobre. Il rialzo e’ stato del 2,1% a quota 4,79 milioni di unita’. Le cifre del mese precedente sono state ritoccate in rialzo.
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Anche l’indice della fiducia nel mercato immobiliare fornito dal NAHB e’ salito piu’ delle aspettative, attestandosi a 46 da 41, a fronte di stime per un miglioramento piu’ moderato, a 42. Sono i massimi da maggio 2006.

A livello settoriale, l’indice S&P del settore industriale, che include titoli come General Electric e Caterpillar, e’ in rialzo del 5,3% da inizio anno, mentre il gruppo dei materiali di base, con Alcoa e Dow Chemical tra i suoi rappresentanti piu’ importanti, e’ cresciuto del 3,6%.

In ambito valutario, l’euro avanza a $1,2789 dopo i dati macro; dollaro/yen -0,20% a JPY 81,10; euro/yen -0,06% a JPY 103,56. Il Dollar Index, che misura la prova del biglietto verde contro le sei principali valute rivali, accusa un ribasso dello 0,4%, il calo piu’ accentuato delle ultime due settimane.

Riguardo alle materie prime, i commodities, i futures sul petrolio +2,32% a $88,94 al barile, mentre le quotazioni dell’oro +0,96% a $1.731,20. Quanto ai Treasuries, i rendimenti sul decennale sono in rialzo di 4 punti base all’1,62%. Negli ultimi dodici mesi, tuttavia, sono in calo di 39 punti base.