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Wall Street contrastata, pesa la delusione per i dati sul Pil

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New York – Wall Street ha chiuso contrastata. Il Dow Jones ha perso lo 0,58% chiudendo a quota 12660,46. Il Nasdaq ha guadagnato lo 0,40% a 2816,55 punti. In rosso praticamente tutti e dieci i settori, tranne l’hi tech. Tra i singoli titoli spiccano i cali del colosso energetico Chevron e della compagnia di assicurazioni Travelers.

Partenza con il freno a mano tirato, dopo la pubblicazione delle cifre sul Prodotto Interno Lordo Usa che ha deluso le attese nell’ultimo trimestre 2011. Gli analisti si aspettavano che il numero fosse il migliore dei vari trimestri dell’anno appena conclusosi, con una variazione del 3%, rispetto all’1,8% nei tre mesi precedenti. In realta’ la lettura finale ha evidenziato una crescita limitata al +2,8%.

Sullo sfondo restano i timori sulla situazione in Europa. Ancora tanta incertezza sul raggiungimento di un accordo tra privati e governo greco, mentre cresce il costo per coprirsi contro il rischio associato al default del debito del Portogallo, considerato come la prossima pedina del domino.

Svanito l’effetto positivo portato dall’annuncio di Bernanke, chairman della Federal Reserve, di mantenere i tassi di interesse prossimi allo zero almeno sino alla fine del 2014. Alcuni esperti criticano la posizione assunta affermando che, nonostante possa portare benefici di breve periodo, nel lungo andrà a danneggiare l’economia Usa.

Dopo l’annuncio degli utili, in calo Starbucks negli scambi tedeschi.

Giù anche Juniper Networks prima dell’apertura, a seguito di stime su vendite e utili inferiori rispetto a quelle degli analisti.

Dal fronte economico degli Stati Uniti, atteso alle 15.55 italiane l’indice di fiducia dei consumatori a cura dell’Universita’ del Michigan.

Sul fronte valutario, l’euro azzera i guadagni nei confronti del dollaro a $1,3107. La moneta unica rimane ingessata anche verso il franco svizzero a CHF 1,2067, e contro lo yen è in calo dello 0,74% a JPY 100,75.
Per terminare la panoramica sui mercati, riguardo alle commodities, i futures sul petrolio scendono dello 0,13% a quota $99,57 al barile, mentre le quotazioni dell’oro arretrano dello 0,40%, a $1.722,90.

Per terminare la panoramica sui mercati, riguardo alle commodities, i futures sul petrolio avanzano dello 0,52%, a quota $100,22 al barile, mentre le quotazioni si fermano e scambiano a $1.723,90 l’oncia (-0,16%). Quanto ai Treasury, anche qui la tendenza si e’ invertia e ora i rendimenti a 10 anni scambiano in calo di 1 punto base all’1,93%.