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Wall Street chiude invariata

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New York – Wall Street ha chiuso praticamente piatta. Gli inestitori si sono presi una pausa dopo i rialzi della scorsa settimana in attesa della pubblicazione delle trimestrali di alcune grandi societa’ come Apple. Il Dow Jones ha ceduto lo 0,09% chiudendo a quota 12708,82; stesso calo per il Nasdaq a 2784,17 punti.

Quanto all’Europa, il rappresentante dei creditori privati, Charles Dallara (presidente dell’International Institute of Finance, IIF), dichiara che è già stata presentata l’offerta “massima” accettabile, e che adesso spetterà al Fondo Monetario Internazionale e all’Unione europea, se accettare o meno.

I ministri delle Finanze dell’eurozona decideranno sulle specifiche accettabili dalla ristrutturazione del debito greco, in merito al secondo pacchetto di salvataggio per Atene.

Francia e Germania chiederanno un rilassamento delle regole sui requisiti di capitale delle banche, per evitare che vengano strozzati i prestiti all’economia reale, secondo quanto riporta il Financial Times.

L’azionario Usa ha registrato a inizio anno il rialzo più forte in gennaio dal 1997, mentre il Vix, l’”indice della paura”, cede circa il 60% da quando l’S&P500 ha raggiunto i minimi 2011 il 3 ottobre. Toccata quota 18,28.

Tra i singoli titoli, il focus e’ sui conti migliori del previsto sia sul fronte dei profitti che del fatturato del colosso energetico Halliburton. L’azione cede terrenno tuttavia, pagando il piu’ classico dei buy the rumor, sell the news.

Dopo vent’anni insieme alla guida di Research In Motion, Jim Balsillie e Mike Lazaridis, i due fondatori e amministratori delegati dell’azienda produttrice di BlackBerry, lasceranno il vertice società. Gli investitori non sembrano aver accolto con favore il cambio al vertice: il titolo, che a inizio seduta registrava una flessione del 3,82% a 16,35 dollari, al momento perde il 6,7% a 15,88 dollari. Il gruppo tecnologico procederà a un rimpasto manageriale. Intanto Thorsten Heins, uno dei due Chief Operating Officers, è stato nominato ceo e nuovo presidente.

Attesi anche i risultati dell’ultimo trimestre 2011 di Texas Instruments. Stime pessimiste a causa del calo della domanda nel settore a livello globale. L’attenzione sarà dunque concentrata sulle previsioni per il primo trimestre 2012.

Dal fronte economico degli Stati Uniti, non sono attesi dati di rilievo.

Occhi sempre puntati sul fronte valutario, in particolare sull’euro, che è tornato a recuperare terreno dopo l’iniziale caduta verticale successiva al mancato accordo della Grecia con i creditori.

L’euro guadagna contro le principali valute, tornando a scommettere proprio su un imminente soluzione dell’impasse greca, ed è scambiato sul dollaro a $1,3040, con un guadagno dello 0,81%. La moneta unica scende invece nei confronti del franco svizzero dello 0,06% a CHF 1,2078, mentre contro lo yen avanza dello 0,80%, a JPY 100,44. Quanto ai Treasuries, i rendimenti del decennale salgono di 4,1 punti base al 2,6%.

Per terminare la panoramica sui mercati, riguardo alle commodities, i futures sul petrolio sono in rialzo dell’1,17% a quota $99,48 al barile. A provocare il recupero è la notizia dell’Ue, relativa alla decisione di imporre un embargo alle importazioni di petrolio dall’Iran, che ha avuto come conseguenza immediata un balzo anche delle quotazioni del Brent. Le quotazioni dell’oro fanno +0,69% a $1.675,40 l’oncia.