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Wall Street chiude in rimonta

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New York – Chiusura in moderato rialzo tra volumi ancora sotto la media per l’azionario americano, che nonostante dati macro nel complesso deboli riesce ad accelerare nel pomeriggio. Si registrano diverse operazioni di assestemento di portafoglio da parte degli investitori istituzionali in vista della fine del trimestre.

Malgrado la prova opaca delle altre piazze finanziarie mondiali e nonostante la minaccia rappresentata dal rincaro del petrolio, la borsa Usa riesce a spingersi sopra i livelli di ieri. Dopo una partenza in sordina il Dow ha guadagnato 75 punti circa, l’S&P 8,5, il Nasdaq 24. Tra le blue chip, bene Home Depot, Verizon e Alcoa, pesanti invece Hewlett-Packard e Bank of America. L’indice di volatilita’ Vix, misura attendibile della paura che aleggia sui mercati, e’ scivolato sotto quota 19. A livello settoriale, a dare il maggiore contributo sono stati il comparto energetico e ciclici come utility e tlc, mentre le banche hanno ceduto il passo.

I dati macro pubblicati sono stati poco influenti sugli scambi. I prezzi delle case sono scesi meno del previsto su base annuale (-3,1% in gennaio). Registrata una flessione in 19 centri urbani su 20. In 4 di questi raggiunti i minimi di 11 anni. Ma e’ l’indice sulla Fiducia dei Consumatori ad aver fatto particolarmente male. Anche se c’era da aspettarselo dopo la delusione per il rapporto dell’Universita’ del Michigan.

In ambito societario Halliburton e’ finita sotto i riflettori dopo che il gruppo di servizi petroliferi ha avvertito che le tensioni in Medioriente e Nordafrica avranno un impatto negativo sugli utili del primo trimestre. BP cede quota sulle notizie che il suo team manageriale potrebbe essere accusato di omicidio colposo per il disastro ambientale provocato dalla fuoriuscita di petrolio della sua piattaforma nel Golfo del Messico l’anno scorso.

Tutt’altro discorso merita Lennar, le cui azioni sono avanzate dopo che il costruttore di case ha chiuso a sorpresa lo scorso trimestre in utile ($0,14 per azione a fronte di stime per una perdita di $0,05), con un fatturato in crescita dell’8,7% anno su anno a $557,9 milioni contro i $507,9 milioni previsti. La societa’ di arredamento per la casa Home Depot ha confermato le previsioni per il 2011 e ribadito la volonta’ di accelerare il piano di riacquisto di azioni proprie da $1 miliardo.

Tanti gli affari di M&A stretti o annunciati in giornata: Technologies Research (+40% circa) verra’ acquistata da Coleman Cable per $7,2 per titolo in contanti in un’operazione del valore di circa $51,5 milioni, mentre CardioGenesis sara’ comprata da CryoLife per $0,457 per azione. General Electric si prepara a rilevare una quota azionaria del 90% nella produttrice di apparecchiature elettriche francese Converteam in un affare del valore di $3,2 miliardi.

In generale l’Europa ha continuato a scontare il problema dei Piigs: una ricerca di S&P parla proprio dell’effetto che uno shock dei tassi di interesse avrebbe sui paesi interessati. La conseguenza potrebbe essere una ricapitalizzazione di un quarto delle banche europee, che avrebbe un impatto forte sul Pil aggregato delle aree interessate. La stessa agenzia ha poi tagliato ulteriormente il rating sul debito portoghese e greco.

Intanto, oggi lo spread tra Portogallo e Germania è arrivato a testare il nuovo massimo storico. Più confortanti i risultati dell’asta sui Btp che hanno messo in evidenza rendimenti in deciso calo. Poco mosso il Bund. da segnalare l’intervista del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ai microfoni di Maria Bartiromo di Cnbc: Napolitano ha escluso la possibilità di un ricorso a un piano di salvataggio per l’Italia.

Dal fronte economico, l’Ocse ha reso noti i dati sull’inflazione, rendimenti in deciso calo, che hanno messo in evidenza il forte impatto del petrolio sull’inflazione media, cresciuta al 2,4%.

Sugli altri mercati, i contratti del petrolio con scadenza maggio del greggio recuperano terreno, archiviando la seduta in positivo dello 0,69% a $104,7. In Libia i ribelli sono stati attaccati dai lealisti nella citta’ di Bin Jawad. Smentiti i report secondo cui gli oppositori al regime di Gheddafi avrebbero assunto il controllo di Sirte, citta’ che ha dato i natali al colonnello.

Ieri il presidente Obama ha difeso la decisione di intervenire nel paese nordafricano, ma ha promesso che il ruolo degli Stati Uniti sara’ solo da comprimario, dopo che la Nato ha assunto il comando di tutte le operazioni militari. In Siria nel frattempo e’ atteso un rimpasto del governo e in 24 ore il presidente avra’ un nuovo gabinetto di ministri. L’unica manifestazione da segnalare e’ quella dei sostenitori di Bashar al-Assad. In migliaia sono scesi in strada alla piazza Sabeh Bahrat a Damasco per mostrare il loro sostegno al leader in difficolta’.

I contratti con scadenza aprile dell’oro hanno ceduto lo 0,2% a $1.417 l’oncia. Sul fronte valutario l’euro ha finito per guadagnare terreno sul dollaro (+0,14%) in area $1,4096. Quanto ai Treasury, il rendimento sul decennale vale il 3,48%, in rialzo di 4,3 punti base, dopo aver toccato i massimi dal 9 marzo di 3,5%.