
NEW YORK (WSI) -Inizio di settimana col segno più per Wall Street con gli indici che riescono a chiudere il difficile mese di marzo all’insegna dei rialzi grazie ai toni da colomba del governatore della Federal Reserve, Janet Yellen. Il Dow Jones segna nel finale +0,83% a 16.458 punti (+0,8% mensile, -0,7% trimestrale), il Nasdaq cresce dell’1,04% a 4.199 punti (-2,5% mensile, peggiore performance da ottobre 2012; -0,7% nel trimestre) mentre l’S&P 500 guadagna lo 0,77% a 1.872 punti (+0,7% mensile, +1,3% trimestrale). Per l’indice benchmark americano si tratta del quinto trimestre di fila di rialzi,
Il petrolio ha chiuso oggi in ribasso dello 0,1% a 101,58 dollari al barile, ma nel trimestre ha guadagnato il 3,2% e nel mese ha perso l’1%. L’oro ha terminato in ribasso dello 0,8% a 1.283,80 dollari l’oncia, minimi del 10 febbraio. A marzo ha lasciato sul terreno il 2,9% ma nel trimestre ha corso per il 6,8%.
Tornando alla Fed, Janet Yellen, ha detto che l’impegno “straordinario” della banca centrale americana a favore dell’economia, e in particolar modo del mercato del lavoro, sarà necessario ancora per qualche tempo. Yellen, nel suo primo discorso pubblico da quando ha assunto la guida della Fed due mesi fa, ha difeso con forza la politiche dell’istituto su tassi di interesse bassi e sul programma di acquisto di bond, spiegando che persistono “notevoli” lentezze nell’economia e nel mercato del lavoro. “Credo che questo impegno straordinario sia e sarà ancora necessario per un certo periodo, e ritengo che questa opinione sia ampiamente condivisa dai miei colleghi della Fed”, ha spiegato Yellen alla conferenza annuale ‘National Interagency Community Reinvestment’.
In attesa di entrare nel vivo con il dato sulla disoccupazione di venerdì, l’agenda macro offre per oggi soltanto l’indice Pmi di Chicago di marzo sceso a 55,9 punti dai precedenti 59,8 punti di febbraio. Il dato risulta al di sotto delle attese, visto che gli analisti avevano messo in conto un indice pari a 60 punti.
Tra le storie societarie di oggi, Wal Mart ha fatto causa contro Visa chiedendo 5 miliardi di dollari di danni più interessi accusandola di aver riscosso commissioni non legali. Blackberry venerdì ha annunciato una perdita trimestrale inferiore alle attese grazie alla politica di taglio dei costi del nuovo Ceo John Chen. Tuttavia i ricavi sono scesi del 64% sottolineando la sfida che il manager dovrà affrontare nel ristrutturare la società. General Motors ha disposto il richiamo di 971.000 vetture a causa di un problema nell’illuminazione portando a 2,6 milioni il numero delle vetture richiamate complessivamente. Johnson&Johnson ha annunciato l’accettazione dell’offerta da Carlyle per acquistare la divisione di ortodiagnostica. Il valore dell’operazione è intorno ai 4 miliardi di dollari. Tesla sale dopo la notizia secondo cui il produttore di auto elettriche potrà aprire più punti vendita nello stato di New York, conservando gli outlet esistenti. Il gruppo è in trattative con le concessionarie di diversi stati per aggiudicarsi il diritto di vendere i veicoli direttamente ai consumatori.
Sul valutario, euro +0,34% a $1,3799; dollaro/yen +0,40% a JPY 103,21; euro/franco svizzero -0,04% a CHF 1,2189. Euro/yen +0,76% a JPY 142,43.
Riguardo alle commodities, i futures sul petrolio -0,30% a $101,37, il prezzo dell’oro +0,06% a quota $1.295,10 l’oncia.