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Wall Street chiude in rialzo grazie a Beige Book e piano Obama

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New York – Wall Street chiude le contrattazioni in rialzo, allineandosi alla performance positiva dei listini europei e asiatici. Le Borse Usa accelerano il passo dopo la pubblicazione del Beige Book della Federal Reserve che ha confermato ”una ripresa economica a ritmi modesti”. Il mercato torna cosi’ a scommettere su una nuova manovra espansiva da parte della banca centrale Usa, dopo le prime due rispettivamente di 1.600 e 600 miliardi di dollari. Gli indici Dow Jones e Nasdaq segnano un rialzo del 2,80% spinti anche dalla ricoperture tecniche. La Casa Bianca ha fatto sapere che il piano per il rilancio dell’occupazione sara adottato rapidamente e senza impattare negativamente sul tetto del debito pubblico.

L’indice S&P500 chiude in rialzo di 33,38 punti (+2,86%), a quota 1.198 punti, mentre il Nasdaq cresce di 75,11 punti (+3,04%), a 2.548,94. In rialzo anche il Dow, che avanza di 275,56 punti (+2,47%), a 11.414,86.

I mercati scommettono sul piano del presidente americano Barack Obama, volto a salvare l’economia Usa, che varrebbe $300 miliardi e che avrebbe il compito di risollevare le sorti del mercato del lavoro, sempre più in pericolo. Il piano sarà presentato al Congresso degli Stati Uniti nella giornata di domani. Dopo aver testato i minimi storici, i rendimenti dei Treasury a dieci anni salgono al 2,037%.

Tra i titoli, l’attenzione è focalizzata Yahoo, dopo che il presidente Roy Bostock ha licenziato l’amministratore delegato Carol Batz per telefono. Il direttore finanziario Tim Morse ricoprirà la carica di ceo a interim, mentre la società continuerà a cercare un leader che potrà essere capace di far competere in modo più aggressivo il gruppo contro colossi del calibro di Google e Facebook. In pre-mercato le quotazioni della società sono arrivate a segnare un rialzo superiore all’8%. Al momento, il guadagno è superiore al 2%.

Attenzione anche a Bank of America (+3,73%) che, dopo aver perso quasi la metà del suo valore di mercato nel corso del 2011, ha annunciato un ampio piano di riorganizzazione che prevede l’addio di due dirigenti senior. In rialzo anche altri titoli finanziari, come JP Morgan (+2,60%), Citigroup (+2,56%) e Morgan Stanley (+3%).

Riflettori infine riguardo alle storie societarie su Nvidia (+5,7%), dopo che la società ha dichiarato di prevedere un fatturato nell’anno fiscale 2013 compreso tra $4,7 e $5 miliardi, al di sopra delle attese degli analisti, che sono per un valore di $4,45 miliardi.

Dal fronte economico, i Beige Book della Federal Reserve confermano “una ripresa economica a ritmi modesti”. Un dato poco confortante è arrivato poco da dall’associazione dei mutui, Mortgage Banking Association, che ha riferito che le richieste settimanali dei mutui sono scese del 4,9% su base destagionalizzata.

Sul fronte valutario l’euro, che dopo la notizia del sì della Corte costituzionale tedesca aveva riagguantato quota $1,41, è rimasto positivo ma ha limato i guadagni a $1,4086 (+0,56%). La moneta unica è salita dello 0,33% sullo yen, a JPY 108,87 e dopo l’exploit di ieri, è rimasta praticamente ingessata nei confronti del franco svizzero, con il rapporto eur/chf a quota 1,2079 (+0,07%).

Sul fronte delle commodities, i futures sul petrolio balzano del 3,59%, a quota $89,11 il barile, mentre le quotazioni dell’oro sono arrivate a scivolare fino a $1.793,80 l’oncia, perdendo fino a $70, per poi arretrare del 3,28%, a $1.811,90 l’oncia.