(Teleborsa) – Partenza debole per Wall Street, come peraltro attesa, anticipata dalla debolezza espressa dai derivati statunitensi, con la stagione delle trimestrali partita forse con il piede sbagliato. Hanno deluso infatti i conti del colosso dell’alluminio, Alcoa, che come di consueto, ieri sera a mercati chiusi, ha avviato la “season earnings”. Stasera dopo la chiusura di Wall Street, toccherà al gigante dei chip Intel, da cui ci si attende una conferma della ripresa della domanda di prodotti tecnologici. Sullo sfondo resta sotto l’occhio del ciclone la situazione in Grecia. Intanto dal fronte macroeconomicao, i prezzi all’importazione negli Stati Uniti sono cresciuti a marzo, sulla spinta del petrolio, registrando un aumento dello 0,7% dopo il calo dello 0,2% rivisto di febbraio. Le attese degli analisti erano per una crescita dello 0,9%. Sugli altri mercati, il dollaro è in calo nei confronti dell’euro con il cross eur/usd che scambia a 1,3613 usd. Nel comparto energetico le quotazioni del greggio cedono terreno e viaggiano al di degli 84 dollari al barile. Sulle prime rilevazioni, il Dow Jones lima lo 0,06% a 10.999,39 punti mentre il nasdaq segna un decremento dello 0,10% a 2.455,49 punti. Debole anche il più ampio paniere S&P500 che arretra dello 0,10% a 1.195,24 punti.
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