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Wall Street: bel rialzo, nonostante dati macro contrastati

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New York – Gli ultimi dati giunti sullo stato di salute dell’economia degli Stati Uniti, uniti alle speculazioni che soffiano dall’Asia, sembrano aver convinto gli operatori di borsa a tornare a fare acquisti sul mercato azionario. Ma i rialzi sono comunque di dimensioni modeste.

Wall Street scambia in rialzo di un quarto di punto percentuale circa. L’indice S&P500 +13,83 punti (+0,96%) a 1.447,15 punti, interrompe una serie negativa di cinque sedute di fila. Il Dow Jones sale +72,46 punti (+0,54%) a 13.485,97 punti. A livello settoriale, i tecnologici si distinguono in negativo con Apple che cede lo 0,5%. Il Nasdaq avanza +42,90 punti (+1,39%) a 3.136,60 punti.

Euro stabile a $1,2913. Investitori fiduciosi che a breve le autorita’ decisionali cinesi possano annunciare un nuovo programma di stimolo della crescita economica.

Riguardo i dati Usa, deludono le vendite di case esistenti, che hanno frenato in agosto dopo avere toccato il massimo da due anni in luglio. Il dato, diffuso dal National Association of Realtors, è sceso del 2,6% a 99,2 punti, dai 101,9 del mese precedente.

Gli ordinativi di beni durevoli in calo -13,2% in agosto, oltre il -5% delle attese degli analisti raccolte da Bloomberg. Si tratta della variazione peggiore dal gennaio 2009. Il mese precedente avevano fatto segnare +4,1%.

Bene invece le richieste di sussidi di disoccupazione, diminuite di 26.000 unita’ a quota 359.000. Le stime erano per 375.000, rispetto a 382.000 della settimana precedente.

In arrivo anche i numeri sulla variazione del Pil nel secondo trimestre. Deludono decisamente le cifre, con appena un +1,3%, mentre avrebbero dovuto confermare la variazione annunciata nelle stime preliminari (+1,7%).

Un report governativo in giornata aveva confermato che gli utili delle societa’ industriali cinesi sono in calo, per il quinto mese di fila, con una variazione -6,2% a $60,4 miliardi circa, stando ai numero pubblicati dal National Bureau of Statistics.

La Cina potrebbe decidere di rivedere nuovamente al ribasso i requisiti di riserva o i tassi di interesse, in caso di deterioramento della domanda estera, secondo Chen Yulu, consigliere per la People’s Bank of China.

L’indice S&P500 ha praticamente annullato tutti i rialzi registrati sin da quando la Federal Reserve, il 13 settembre, aveva annunciato l’introduzione di un nuovo programma Quantitative Easing, della portata di $40 miliardi al mese, per tutto il tempo necessario alla ripresa sostenibile del mercato del lavoro.

Dal fronte societario, ripresa dei titoli tecnologici in Europa, e nomi quali AMD e Texas Instruments recuperano terreno, in rialzo circa mezzo punto percentuale. In controtendenza invece Apple, che secondo gli analisti deve trovare una strategia di uscita dal mercato cinese.

In ambito valutario, l’euro e’ a quota $1,2913 sul dollaro e a 1,2101 sul franco svizzero. Poco variato anche il cambio dollaro/yen, in area 77,58.

Per terminare la panoramica sui mercati, riguardo alle commodities, i futures sul petrolio petrolio avanzano a $91,85 il barile. I prezzi dell’oro fanno segnare un rialzo dello 0,87% a $1.777,60 l’oncia.

Quanto ai Treasuries, i rendimenti sono in aumento all’1,640%.