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Wall Street: 2021 record per i bonus, ma quest’anno si torna indietro

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Il 2021 è stato un anno record per i bonus pagati ai banker di Wall Street. Secondo le proiezioni delle autorità di New York, i bonus pagati in media ai dipendenti del settore finanziario che lavorano a New York sarebbero aumentati del 20% a 257.500 dollari a persona, dopo l’aumento del 28% registrato nel corso del 2020.

Una notizia ampiamente prevista: le big bank di Wall Street, tra cui Goldman Sachs e JPMorgan Chase, hanno registrato significativi incrementi dei ricavi, alimentati da un incremento delle operazioni di M&A, quotazioni pubbliche e una forte attività di trading. Già lo scorso novembre, i consulenti hanno affermato che si aspettavano che le banche registrassero il più grande aumento dei bonus dal 2009.

Le cose dovrebbero cambiare quest’anno. Una serie di fattori, tra cui l’inflazione e le ricadute economiche dell’invasione russa in Ucraina, dovrebbero pesare sui bonus variabili. Le stime statali attualmente prevedono che gli attuali pacchetti di incentivi dovrebbero subire una diminuzione media del 16%.

Lavoratori Wall Street guadagnano 5 volte salario medio settore privato

L‘industria finanziaria di Wall Street rappresenta solo il 5% del settore privato nello Stato di New York, in termini di posti di lavoro, ma rappresenta il 18% (14,9 miliardi) in termini di raccolta di imposte statali.
Questo perche’ i lavoratori di Wall Street guadagnano quasi il quintuplo rispetto al salario medio di 92.315 dollari all’anno nel settore privato, escluso il finanziario, secondo quanto riportato dal rapporto statale.

Questo rialzo dei bonus, superiore alle previsioni dello Stato di New York, “dovrebbe aiutare la città a ottenere maggiori incassi dalle imposte”, secondo un rapporto delle autorità.

I compensi complessivi dei lavoratori del settore finanziario a Wall Street sono saliti del 7,7% nel 2020 (ultimo anno a disposizione) a 438.370 dollari. Nel 2021, 180.000 persone hanno lavorato nel settore finanziario a Wall Street, un numero di fatto invariato rispetto all’anno precedente, ma in calo del 10% rispetto al picco di 20 anni fa.