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WALL ST.: SI CHIUDE IL TRIMESTRE CON SOLIDI GUADAGNI

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Dopo il buon avvio originato dagli ultimi dati favorevoli sull’inflazione, i listini americani hanno invertito rotta nella seconda meta’ della giornata chiudendo la seduta in ribasso. Il Dow Jones ha ceduto lo 0.10% a 13408, l’S&P500 lo 0.16% a 1503, il Nasdaq lo 0.20% a 2603. Le performance del secondo trimestre sono rispettivamente di +8.5%, +6% e +7.5%.

Nella sessione precedente la Federal Reserve aveva lasciato invariato il costo del denaro al 5.25%. La Banca Centrale ha riaffermato le proprie preoccupazioni circa la dinamica dei prezzi; le prossime mosse di politica monetaria continueranno a dipendere dunque in grande misura dal tipo di aggiornamenti economici che verranno rilasciati quotidianamente sui mercati.

I dati macro diffusi prima dell’apertura hanno avuto l’effetto di alleviare relativamente i timori dei banchieri centrali e degli operatori. Sia il reddito personale che la spesa al consumo sono cresciuti in misura inferiore alle attese nel mese di maggio. L’indice PCE (Personal Consumption Expenditures), uno dei criteri di misura dell’inflazione preferito dalla Fed, e’ cresciuto di un modesto +0.1%, portando il tasso annuale a +1.9% all’interno della fascia di “tolleranza” stabilito dalla Banca Centrale.

Tra gli altri dati presenti in calendario, in rialzo il dato finale sulla fiducia dei consumatori stilata dall’Universita’ del Michigan, oltre le attese degli analisti; in progresso dello 0.9% la spesa per le costruzioni , un tasso che non si vedeva da piu’ di un anno; e’ risultato in leggera flessione, infine il Chicago PMI, attestatosi a 60.2 punti, comunque superiore al consensus del mercato.

A contribuire all’alta volatilita’ della seduta sono sttai il classico aggiustamento di fine trimestre da parte dei portfolio managers e il rialzo del greggio. La notizia del ritrovamento di due auto contenenti materiale esplosivo al centro di Londra ha creato un certo nervosismo legato all’allarme terrorismo.

Nel comparto energetico, il greggio ha chiuso ad un nuovo massimo di nove mesi. I futures con consegna agosto sono avanzati di $1.11 a $70.68 al barile. La performance mensile dell’oro e’ pari ad un progresso dell’8.8%, quella trimestrale a +2.8%.

Sul fronte societario, a guidare la strada dei rialzi all’interno del comparto tecnologico e’ stato Research In Motion ([[RIMM]]). Il titolo della societa’ di infrastrutture network, nota per la tecnologia Blackberry, e’ salito di oltre il 20%, ad un nuovo massimo storico, dopo aver riportato risultati trimestrali migliori delle attese. In particolare, i ricavi sono cresciuti del 76%, +73% per gli utili.

A salire e’ stato anche il titolo Apple ([[AAPL]]) in vista del lancio del telefono-palmare iPhone, che sara’ disponibile agli utenti americani a partire dalle ore 6 p.m. locali. Si e’ discusso moltissimo nell’ultimo periodo sulle caratteristiche rivoluzionarie dell’ultima invenzione di Steve Jobs e circa la possibilita’ che possa replicare il successo registrato dal lettore mp3 iPod.

Vendite invece sull’azienda svoluppatrice di computer palmari Palm ([[PALM]]) a causa di un outlook sui prossimi risultati trimestrali inferiore alle attese.

Tra i titoli del Dow Jones, i migliori rialzi sono stati realizzati da Alcoa ([[AA]]), AT&T ([[T]]) e Boeing ([[BA]]). I maggiori ribassi sono a carico di Merck ([[MRK]]), General Motors ([[GM]]) e Citigroup ([[C]]).

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Sul valutario, euro in forte recupero sul dollaro: nel tardo pomeriggio di venerdi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.3533. In lieve progresso l’oro. I futures con consegna agosto hanno chiuso in progresso di appena 50 centesimi a $650.90 all’oncia. In buon rialzo infine i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 5.033% dal 5.118% di giovedi’.