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WALL ST: MONTANO LE VENDITE, S&P500 -2.50%

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A meta’ seduta gli indici americani, a un passo dai minimi intraday appena toccati, continuano a soffrire con ribassi superiori al 2%. Si tratta del maggior declino dal 22 gennaio scorso. Il Dow perde 200 punti a 10.069. Il Nasdaq cede 46 punti a quota 2.144. Giu’ di 24 punti l’S&P 500 a 1.073.

I timori in arrivo dall’europa, dove per altro Bce e BoE hanno mantenuto invariato il costo del denaro rispettivamente allo 0.5 e 1%, non avevano aiutato gia’ prima dell’avvio delle contrattazioni. Grecia, Portogallo e Spagna preoccupano sulla loro salute finanziaria tanto che i Cds (tutti in forte aumento nel vecchio continente), hanno toccato livelli record per proteggersi da un eventuale default del Portogallo.

Poi dati macro deludenti hanno gettato nello sconforto gli investitori. Preoccupa soprattutto il numero di disoccupati. I sussidi di disoccupazione sono cresciuti a sorpesa toccando i massimi di meta’ dicembre. Sotto le stime anche la produttivita’nell’ultimo trimestre del 2009. Oltre le attese, invece, gli ordini all’industria, in rialzo per il quarto mese consecutive.

Alla luce di questi fattori, crescono i prezzi dei titoli di stato Usa con un ribasso sui rendimenti, che scivolano ai minimi di un mese.
Dollaro ai massimi da sette mesi contro le principali valute. Il rialzo del biglietto verde mette sotto pressione l’oro, che cede in una sola seduta quasi $30. Ne soffrono anche gli altri metalli preziosi. I futures sull’argento per esempio si trovano a livelli di 5 mesi fa.

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Sul fronte dei titoli, tra i pochi in territorio positive sul Dow e’ Cisco, grazie a utili e vendite migliori delle previsioni. A cio’ si aggiunge l’ottimismo del ceo John Chambers, pronto a nuove assunzioni e sicuro di una ripresa dell’economia Usa.

Buone notizie anche dal settore Retail, con vendite a gennaio ampiamente oltre le previsioni. Quello appena terminato e’ un mese importante perche’ rappresenta il 6.2% del fatturato annuale. Tra i casi migliori, Macy’s, Gap, American eagle. Molte societa’ di questo settore non hanno pero’ fornito stime sulle prospettive future. Ecco perche’, complice anche la giornata negativa, tutti perdono terreno fatta eccezione per Gap e Abercrombie. Indicazioni incoraggianti sull’outlook sono invece arrivate dal colosso dei cereali Kellogg e dal retailer Sara Lee.

Intanto gli investitori si chiedono se Toyota rappresenti ancora una buona opportunita’ di investimento. Il titolo ha inanellato una serie negativa di sedute in seguito ai difetti ai freni dell’ultimo modello ibrido Prius. Ora si aggiunge una nuova tegola: l’ente di controllosulla sicurezza stradale Usa ha avviato un’indagine formale.

Sul fronte settoriale male i tecnologici e il comparto aereo. Giu’ anche le banche dove i fari sono puntati su Bank of America. Il procuratore generale dello stato di New York, Andrew Cuomo, ha intentato una causa civile per frode contro l’istituto, il suo ex amministratore delegato Kenneth Lewis e l’ex direttore finanziario Joe Price. L’accusa di avere dato indicazioni fuorvianti agli investitori su Merrill Lynch all’epoca dell’acquisizione da parte di Bank of America alla fine del 2008.

A livello settoriale le migliori performance sono segnate dai comparti:
Volatility-VXX +8.5%, 20+ yr Treasuries-TLT +1.2% e Dollar-UUP +0.6%. Le peggiori: Spain-EWP -6.9%, Brazil-EWZ -5.9%, Solar-TAN -5.8%, Steel-SLX -5.7%, Silver-SLV -5.6%, Coal-KOL -5.4%, Wind Energy-FAN -5.2%, Gold Miners-GDX -5.1%, Global Shippers-SEA -4.8%, Crude Oil-USO -4.8%, Italy-EWI -4.7%, Oil Services-OIH -4.5%, Commodities-GSG -4.4%, France-EWQ -4.3%, Australia-EWA -4.3% e North American Semiconductors-IGW -4.2%.

Alle 18:45 circa il volume di scambio e’ di 570 milioni di pezzi al NYSE e 1.34 miliardi al Nasdaq. I titoli in rialzo contro quelli in ribasso sono 347 a 22648 al Nyse e 398 a 2148 milioni al Nasdaq. I nuovi massimi contro i nuovi minimi delle ultime 52 settimane sono: 30 a 7 al NYSE e 13 a 28 al Nasdaq.