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WALL ST. INCAMERA TERZA SEDUTA POSITIVA DI FILA

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Dopo una partenza in sordina il mercato si e’ gradualmente rafforzato ed e’ riuscito a chiudere in rialzo per la terza seduta consecutiva, in particolare grazie ai dati macro relativi all’attivita’ manifatturiera e alle prospettive economiche.

Il Dow ha chiuso in rialzo dello 0.81% a 10392.90 punti, il Nasdaq dello 0.69% a quota 2241.71, mentre l’S&P 500 dello 0.66% in area 1106.75. Ad innervosire gli investitori erano state sopratutto le cifre riguardanti il mercato del lavoro, con le richieste di sussidio di disoccupazione che sono inaspettatamente cresciute la settimana scorsa.

La giornata e’ stata ricca di dati macro: l’indice Fed Philadelphia ha battuto il consensus, mentre ha deluso il superindice di gennaio, salito dello 0.3% ma al di sotto delle attese degli analisti. Si tratta comunque del decimo rialzo consecutivo. Sopra le stime i prezzi alla produzione, che nel mese di gennaio sono saliti dell’1.4%.

Nel frattempo l’inquilino della Casa Bianca, Barack Obama, ha firmato oggi un ordine esecutivo per la creazione di una nuova commissione bipartisan per combattere il deficit e al contempo porre un freno all’enorme spesa pubblica e all’esplosione del debito. Il presidente ha sottolineato come gli Stati Uniti debbano porre fine a quelle che ha definito “stravaganti spese del governo”.

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La sfilza di dati economici ha messo in secondo piano alcune trimestrali incoraggianti. Ieri a mercati chiusi Hewlett-Packard (+1.5%) ha riportato un utile migliore delle stime e ha alzato la guidance sull’esercizio in corso. I titoli hanno cosi’ conquistato la vetta del Dow.

Anche il produttore di apparecchiature di chip Applied Materials (-2.46%) ha fatto meglio delle previsioni e ha rivisto al rialzo le linee guida, ma per gli investitori questo non e’ stato sufficiente.

La lettera si e’ abbattuta anche su Wal-Mart Stores (-1.5%), tra le peggiori blue chip di seduta dopo che il gigante dei discount ha chiuso gli ultimi tre mesi dell’anno con utili superiori alle stime, ma ha emesso un outlook troppo conservatore e deluso il mercato sul fronte del fatturato.

Sempre in ambito di trimestrali, Goodyear Tire (+2.5%) ha battuto le stime di Wall Street, mentre Hormel (+4.3%) ha archiviato lo scorso trimestre con profitti in rialzo.

A livello di notizie societario, Coca Cola ha alzato il dividendo trimestrale del 7.3% a $0.44 dai precedenti $0.41 promessi agli azionisti. Microsoft e Yahoo hanno ricevuto il via libera dalla Commissione Ue alla loro alleanza nel campo dei motori di ricerca, che punta a fare concorrenza a Google.

American International Group, controllata per l’80% dal Governo americano, ha deciso di non vendere tutto il portafoglio di prodotti derivati, responsabile del quasi fallimento del 2008 evitato solo grazie all’intervento federale. Mantenere il controllo di tali attivita’ potrebbe aiutare il colosso assicurativo a rimborsare i fondi ricevuti, oltre 180 miliardi di dollari.

Sugli altri mercati, sul valutario seduta a due velocita’ per il dollaro. Dopo una battuta d’arresto in coda alla pubblicazione dei dati sulla situazione occupazionale settimanale, che ha permesso all’euro di toccare i massimi di seduta di $1.3655, il biglietto verde ha poi ripreso gradualmente forza. La moneta unica e’ comunque avanzata, attestandosi a $1.3616.

Nel comparto energetico, in rialzo le quotazioni del greggio. I futures con consegna marzo guadagnano $1.75 attestandosi a quota $79.08 al barile. L’oro giu’ di $1.10 a quota $1119 l’oncia. In flessione i prezzi dei Titoli di Stato, con il rendimento sul benchmark decennale che e’ salito al 3.8030%, in progresso di 61 punti base.