Quanti soldi devo tenere sul conto corrente?

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di Marco Zambonini, consulente finanziario di Parma

Beh, certamente qualche volta ti sarai fatto questa domanda, ma la risposta quale è stata?

Ti ha soddisfatto?

Ti è davvero servita?

Con questo articolo voglio aiutarti a capire ed individuare la cifra giusta per te ed evitare di essere in difficoltà se dovessi tenere meno del previsto o anche perdere occasioni di guadagno se dovessi tenere troppi soldi sul tuo conto corrente.

 

Cosa è e a cosa serve il conto corrente

Partiamo da questo punto: il conto corrente è lo strumento principale per gestire la liquidità, cioè quei soldi che ti servono per i tuoi consumi quotidiani, la vita di tutti i giorni, cioè pagare le bollette, fare la spesa, ricevere gli stipendi o gli accrediti delle fatture per il tuo lavoro svolto.

In pratica è un portafoglio digitale.

I nostri nonni e genitori, ma anche noi in passato, abbiamo usato il conto corrente come un “investimento”, o meglio come un deposito con buoni interessi, perché le condizioni di mercato erano molto favorevoli. I tassi erano molto alti, anche a doppia cifra, per cui tenere soldi in conto corrente (anche tanti) era una buona soluzione.

Per quei periodi di vacche grasse c’è sempre da considerare l’inflazione, quella cosa che anno dopo anno ti mangia potere di acquisto, cioè che anno dopo anno con gli stessi soldi ti fa comprare meno cose rispetto all’anno prima.

Alla fine dei conti, infatti, anche quella buona soluzione, non era poi sempre una buona idea.

Però oggi non è più così: i tassi sono bassi, addirittura negativi e pensa che in alcuni Stati qualche banca fa pagare ai clienti una commissione per chi tiene tanti soldi in conto corrente.

Ma torniamo quindi ai giorni nostri e alla domanda.

 

Quanti soldi devo tenere in conto corrente?

La prima risposta, quella d’istinto, è DIPENDE, ma prosegui la lettura dell’articolo potrai scoprire quale è la somma che è corretto e consigliabile tenere in conto, anche nel tuo caso.

Infatti è evidente che ogni situazione famigliare è soggettiva, ma esistono e sono riconosciute alcune indicazioni generali, studiate in base alle norme dell’educazione finanziaria di qualità (UNI 11402: 2011). Ottobre, tra l’altro, è proprio il mese dell’educazione finanziaria, motivo per cui non vorrai farti trovare impreparato, giusto?

Statisticamente le famiglie che non hanno da parte 3 mesi di consumi sono potenzialmente a rischio. E si parla di 3 mesi di consumi, non di redditi.

Questo significa che è innanzitutto importante conoscere l’entità dei consumi mensili cioè quale è il tuo tenore di vita di ogni mese. Quanto spendi per la luce, il telefono, internet, Sky, i divertimenti, il carburante per l’auto e l’istruzione di tuo figlio, ad esempio.

I consumi mensili si possono dividere in due categorie: quelli necessari ed essenziali e quelli secondari, cioè più voluttuari e quindi per loro natura quelli a cui potresti rinunciare con un po’ di buona volontà ed a fronte di un obiettivo futuro più importante.

Probabilmente è più importante mettere da parte 100euro per 10-15 anni per l’università di tuo figlio, piuttosto che farti una cena in più al mese al ristorante con il tuo partner, sei d’accordo?

Di base quindi, almeno 3 mesi di consumi sono da tenere disponibili in conto corrente, cioè una quota di soldi che non ti serve per gestire gli imprevisti, ma per gestire eventuali disallineamenti tra incassi e consumi.

Ma se non sei dipendente e hai incassi più variabili, allora questa regola per te potrebbe non bastare. Ti servirà in questo caso valutare di mantenere più di 3 mesi di consumi per stare tranquillo, magari 6 mesi potrebbero essere sufficienti, ma dipenderà sempre dalla frequenza con cui ricevi i pagamenti e spendi i soldi.

E pensando proprio ai mesi di lockdown, se tutti avessero almeno seguito questa indicazione, la situazione sarebbe stata molto più semplice da gestire.

 

Fondo di emergenza e fondo di stabilità

Tecnicamente per l’educazione finanziaria, questa quota di risparmio si chiama fondo di “emergenza” ed a questa è importante abbinare un fondo per la “stabilità”, che è finalizzato a far fronte ai piccoli imprevisti come la gomma che si buca, la lavatrice che si rompe, una multa inattesa etc etc.

Ma quanto deve essere grande questo fondo di riserva?

All’incirca come il fondo di “emergenza” e puoi tenerlo o sul conto corrente, se sei bravo a non dilapidarlo su Amazon o in altre spese non necessarie e voluttuarie, oppure puoi tenerlo da parte ad esempio all’interno di un conto di deposito, ma prontamente disponibile in caso di bisogno, senza grosse penali.

E’ altrettanto vero che, se hai in ballo progetti di spesa importanti nel giro di settimane o pochi mesi, non puoi avere altra strada se non tenere il denaro in conto corrente. Ti faccio un esempio: se stai per comprare casa o se la stai ristrutturando (e quindi magari pagherai a tranche) è corretto avere in quei mesi tanto denaro in conto perché non ti conviene, né è logico, investire quelle somme sui mercati dal momento che potresti trovarti brutte sorprese o tempi più lunghi per avere i soldi sul conto corrente rispetto alle tue necessità.

Questi strumenti e queste soluzioni di liquidità non ti servono per aumentare il rendimento dei tuoi risparmi, non devi vederli come soldi da cui guadagnare o aspettarti una crescita importante, ma come una sistemazione utile per gestire le spese di tutti i giorni e ovviare ad eventuali imprevisti. Mia moglie, consulente anche lei, li definisce come il cassetto delle mutande, da cui poter prendere quando c’è bisogno e mettere quando invece si prevedono uscite nell’arco di breve tempo e quindi occorre essere preparati.

Infatti, è da altre soluzioni (con durate più lunghe nel tempo) che potrai invece godere di rendimenti e guadagni, ma non è l’argomento di questo articolo.

Anche perché prima di procedere con investimenti ed accantonamenti futuri, è meglio che tu metta al riparo il tuo oggi, per poi pensare al domani con maggior tranquillità e sicurezza.

Ad esempio, prima ancora di fare investimenti, curati di proteggere la capacità di guadagnare dal tuo lavoro, proteggi i tuoi beni più importanti come la tua casa e la salute della tua famiglia, soprattutto se hai acceso un mutuo.

Ti suggerisco questo perché, prima di ogni cosa, è basilare sentirsi sicuri e tranquilli e mantenere una quota di soldi sul conto corrente (e dopo questo articolo hai anche individuato quale per il tuo caso specifico) è il posto ideale ed il punto di partenza migliore per organizzare l’economia della tua famiglia.

Solo dopo potrai pensare di impiegare i tuoi risparmi per gli anni futuri. E per conoscere i costi usa il nuovo ICC. Scopri come cliccando qui.

Per cui ora hai tanti elementi in più per fare la scelta giusta, anche per quella che può sembrare una scelta banale, ma che non è scontata, cioè quanti soldi tenere in conto corrente!

 

Questo articolo fa parte di una rubrica di Wall Street Italia dedicata ai consulenti finanziari che vogliono raccontare le loro esperienze e iniziative professionali. Se siete interessati a pubblicare una vostra storia scriveteci a: social.brown@triboo.it


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