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Vecchiaia: tutto quello che c’è da sapere per affrontarla sereni

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In molte analisi economiche la vecchiaia è considerata soprattutto un problema. Vivere più a lungo minaccia gli equilibri dei sistemi pensionistici e del welfare, tende a far aumentare la popolazione che vive sul pianeta con ovvie ripercussioni ambientali, richiede maggiori attenzioni verso la pianificazione finanziaria a lungo termine – perché la nozione stessa di lungo termine si estende per più anni.

E’ importante, dunque, sviluppare un rapporto sano con un’aspettativa di vita più lunga, ha affermato la direttrice del Stanford Center on Longevity, Laura Carstensen, in un’intervista rilasciata a due dirigenti di Morningstar. Ecco i consigli emersi dalla conversazione.

  1. Non “appoggiarsi” sulla genetica. “Abbiamo imparato che i geni non sono così importanti come pensavamo fossero per l’aspettativa di vita”, ha affermato Carstensen, “il modo in cui viviamo la nostra vita, gli stili di vita, contribuiscono molto di più a quanto tempo viviamo”.
  2. Darsi uno scopo. “Uno dei fattori sorprendenti che contribuiscono all’aspettativa di vita … è darsi uno scopo nella vita”, ha affermato l’esperta, “quelle persone che sentono di essere importanti per una causa o per altre persone, per le loro famiglie, quelle persone che hanno un vero senso di scopo forte, vivono più a lungo di quelle che non lo fanno. … Le persone che dicono: ‘C’è una ragione per cui sono qui, sono quelle che stanno meglio e vivono più a lungo”.
  3. Nella longevità, l’istruzione conta più della ricchezza. Le statistiche hanno sempre segnalato una migliore longevità fra i ceti più abbienti. Ma questo avverrebbe perché normalmente, alla base, vi sono livelli di istruzione mediamente superiori. “L’istruzione sembra essere un miglior predittore del denaro per capire quanto si rimarrà in salute. Ma una volta che ci si ammala, come la maggior parte di noi fa ad un certo punto della vita, allora la ricchezza/reddito predice meglio dell’istruzione, quanto velocemente ci sarà un declino”.
  4. Fino a che punto la ricchezza aumenta la longevità. “Quanto il denaro contribuisca alle aspettative di vita” è un fatto ancora dibattuto scientificamente, “non si vede un grande aumento man mano che si entra nella classe molto ricca”, ha detto Carstensen. La vera fascia di rischio si concentra, come ovvio, fra le fasce più povere.
  5. Dare il giusto significato alla longevità. “C’è una crisi all’orizzonte”, ha ammesso Carstensen riferendosi ai sistemi di welfare e alla necessità di ripensare alcuni modelli. “Se non facciamo nulla, se non cambiamo il nostro modo di vivere, se non ripensiamo queste politiche o pratiche, siamo nei guai. Ma dire che stiamo vivendo troppo a lungo… è mettere l’accento sul problema sbagliato. Il problema è che non stiamo cambiando abbastanza velocemente”.