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Valutario: oggi tutti gli occhi sul mercato del lavoro Usa

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Legnano – Sono ormai anni che intitoliamo il Morning Adviser del primo venerdì del mese “Waiting for the payrolls” ed anche questa mattina ci siamo ripetuti.

Il motivo è sotto gli occhi di tutti: questo dato è in grado di portare molta volatilità sul mercato ed attualmente, risulta essere l’unico market mover degno della totale attenzione degli operatori.

Abbiamo visto delle pubblicazioni di dati che ci sono arrivate dagli Stati Uniti che ci hanno mostrato una situazione il leggero miglioramento, con le richieste di sussidi di disoccupazione in calo a 374k unità dalle 383k precedenti, il che ha fatto scendere la media mobile a 4 settimane rispetto al mese di aprile, con l’ADP che ha segnato un incremento da 113k a 133k unità e con l’indice di fiducia dell’Università del Michigan salito ai livelli più alti dal 2007 a questa parte (79.3).

Questi dati sono stati sì seguiti dal mercato, ma la volatilità che hanno prodotto è risultata essere tutto sommato contenuta e, cosa più importante, essi non sono stati in grado di dare uno stimolo positivo al rischio in grado di far guadagnare i mercati borsistici e le commodities e abbiamo assistito ad un continuo acquisto di dollari americani (il rifugio più liquido che ci sia).

Se diamo uno sguardo al grafico del DJ FXCM Dollar Index, notiamo come esista un evidente trend rialzista, che se osservato su un time frame giornaliero ci mostra addirittura come la maggior parte delle candele rialzista non presentino nessuna ombra inferiore, il che ci fa capire come dopo l’apertura della giornata di trading, quando il dollaro doveva salire lo faceva in maniera convinta, senza lasciare spazio ad interpretazioni. Questo è il motivo per cui rimaniamo ancora concentrati sul breve periodo, avendo cominciato ad impostare qualcosa di medio soprattutto sul fronte euro.

Per quanto riguarda il primo pomeriggio di oggi, i Non Farm Payrolls (NFP) che ci indicano il numero di posti di lavoro creati nel settore non agricolo, potrebbero determinare la partenza di movimenti direzionali rialzisti per l’EurUsd soltanto nel caso in cui dovesse uscire un dato ben superiore alle attese degli analisti, che prevedono 150 mila nuove buste paga contro le 115k precedenti.

Un dato del genere porterebbe a mitigare il sentiment generale negativo del mercato ed offrirebbe la possibilità di assistere a rally del rischio che possono rappresentare delle prese di profitto buone e, di fronte ad un dato particolarmente alto, questo effetto potrebbe durare qualche giorno.

Molto più probabile che ci si attesti sui livelli di previsione, il che sarebbe sempre buono per il rischio e dunque potremmo assistere ad una prima salita di dollaro per poi vedere il biglietto verde venduto al fine di acquistare attività più remunerative. Nel caso in cui invece, il dato disattenda le attese o addirittura esca peggiore del precedente, accadrebbe il contrario e potremmo assistere a rotture importanti sull’EurUsd.

EurUsd
Direzione sempre più in calo per la moneta unica europea, che ogni giorno mette a segno un livello di minimo con una buona costanza di movimento: da inizio maggio la tendenza può essere racchiusa all’interno di un preciso canale ribassista. La regressione lineare da 1.3280 sino ad oggi indica un punto di svolta, quindi ripresa per la moneta unica al di sopra di 1.25, circa: questo livello è lontano ma confermato nella sua importanza anche da un’area di congestione. L’obiettivo a ribasso si trova invece a 1.2260 e crediamo che non rappresenti un’utopia se dovessimo assistere a dati americani negativi questo pomeriggio.

UsdJpy
Anche il dollaro yen ha ripreso a seguire la tendenza ribassista in atto da parecchie settimane. In questo caso il canale ribassista che utilizziamo da molto tempo indica un livello obiettivo posizionato a 77.50. Il livello di inversione della tendenza si sta spostando, col passare del tempo, e da 80 figura siamo giunti sino a 79.80.

EurJpy
Seppur le premesse del cambio EurJpy siano simili a quelle di EurUsd e UsdJpy, in questo caso abbiamo avuto un superamento della parte bassa del canale discendente in atto dal 23 aprile scorso, testimoniando di fatto una particolare debolezza del cambio osservabile anche grazie al passaggio del precedente livello di minimo posizionato a 97 e visto a gennaio scorso (nonché minimo dal 2000).

GbpUsd
La velocità di movimento del cable, a ribasso, ci obbliga a considerare come possibile livello di arrivo il minimo di gennaio scorso (fattibile già anche in giornata se continueranno gli acquisti generalizzati di dollari visti i giorni passati). Stiamo parlando di un raggiungimento di 1.5240, 120 pip dal minimo mostrato nella passata notte.

AudUsd
Il movimento a ribasso del dollaro australiano ha portato al test del precedente minimo di novembre scorso, 0.9660, con un piccolo movimento di rimbalzo successivo. Non c’è altro livello da considerare, oggi, al di fuori di quello appena visto. Sulla scia di una serie di dati negativi si potrebbe beneficiare di un movimento di breakout ribassista che nel medio periodo porterebbe in dote un obiettivo posto a 3 figure di distanza: il minimo del 4 ottobre visto poco al di sotto di 0.94.

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