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Value investing, AllianceBernstein: strategia al tramonto

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La strategia value, il fattore d’investimento che punta a sfruttare le opportunità di crescita offerte dai titoli azionari con Prezzo/Valore di Libro favorevole, potrebbe essere stata compromessa dalle politiche monetarie espansive. E’quanto ha messo in evidenza la società di gestione patrimoniale Alliance Bernstein LP, precisando che la tendenza potrebbe proseguire anche in futuro. Il denaro facile, garantito dalla Federal Reserve in seguito alla crisi del 2008, ha comportato un aumento delle valutazioni azionarie a largo spettro, riducendo così il premio che solitamente garantivano le azioni a “buon mercato”. Le value stock, così, hanno sottoperformato l’indice generale per anni, come svela il confronto fra l’iShares S&P 500 Value ETF, uno dei fondi che traccia questa categoria, e lo S&P 500 (Grafico in basso).

 

“La sovraperformance del value investing potrebbe aver bisogno di tassi di interesse più elevati, che potrebbero essere strutturalmente difficili da raggiungere nel prossimo futuro”, ha detto Inigo Fraser-Jenkins, responsabile per la strategia quantitativa europea di Alliance Bernstein, “in questo senso si potrebbe dire che il Qe avrebbe potuto interrompere il processo di mean-reversion [spostamento verso il prezzo medio del titolo] che di solito si verifica nel ciclo economico”.

Un altro aspetto del fenomeno riguarda l’ascesa dei titoli tecnologici, che hanno guidato la scalata dell’indice S&P 500: questo progresso avrebbe molto a che vedere con la concorrenza lanciata ai settori tradizionali, che starebbero perdendo buona parte dei propri vantaggi competitivi (“moats”). Così, secondo Alliance Bernstein, non è ragionevole aspettarsi che le value stocks possano recuperare: “La tecnologia ha sconvolto varo settori in un modo che potrebbe distruggere permanentemente i ‘moats’ che esistevano in alcuni settori industriali”, ha detto Fraser-Jenkins, underperformance of value,” Fraser-Jenkins, “se, ad esempio, Amazon continuerà a distruggere altre parti del settore del commercio al dettaglio, perché dovremmo aspettarci che il mean-reversion continui a funzionare?”.