Kirk Kerkorian, attraverso il fondo Tracinda, avrebbe provveduto a collocare presso Bank of America tutta la sua restante partecipazione in General Motors. E’ quanto afferma ieri il Wall Street Journal,secondo quanto riportato da Bloomberg News, citando fondi ben informate, secondo cui la cessione riguarderebbe 28 milioni di titoli, che sarebbero stati piazzati al prezzo di 29,95 dollari, con la conseguenza di incassare oltre 800 milioni di dollari.
Proprio due giorni fa Kerkorian rende noto di essere sceso in Gm dal 7,4 per cento al 4,95 per cento, vendendo 14 milioni di azioni al prezzo di 28,75 dollari, attraverso una transazione privata. In precedenza, il miliardario statunitense, che è a lungo azionista di riferimento della casa di Detroit, scende dal 9,9 per cento appunto al 7,4 per cento. Secondo quanto riferito dal Wsj, Kerkorian aveva in carico i 28 milioni di titoli ceduti a Bank of America al prezzo complessivo di circa 400 milioni di dollari.
L’uscita di scena di Kerkorian, ove confermata ufficialmente, metterebbe la parola fine al tentativo del miliardario di origine armena di influenzare le scelte del management del gruppo guidato da Rick Wagoner.
A determinare la decisione di Kerkorian è soprattutto la mancata alleanza a tre con Renault e Nissan, su cui il miliardario punta a lungo. Il disimpegno completo di Kerkorian da General Motors mette fine a una vicenda iniziatasi diciannove mesi fa ed è appunto dettata dalla decisione del consiglio di amministrazione di General Motors di interrompere la trattativa con l’amministratore delegato del gruppo Renault-Nissan, Carlos Ghosn, finalizzata a una possibile intesa a tre fra le case automobilistiche. Al tempo stesso, il board della casa di Detroit sostiene il piano proposto dal chief executive officer Rick Wagoner teso a far risalire la corrente a Gm dopo la maxi-perdita pari a 10,6 miliardi di dollari registrata lo scorso anno.
Kerkorian, 89 anni, era titolare di 56 milioni di azioni Gm, corrispondenti al 9,9 per cento del capitale, allo scorso mese di ottobre, quando la casa automobilistica decide di porre fine al tentativo di fusione con Renault-Nissan. In seguito procede appunto ad assottigliare la quota, ridottasi due giorni fa a meno del 5 per cento. Va tenuto conto del fatto che un azionista con una partecipazione inferiore al 5 per cento non è tenuto a dare comunicazioni ufficiali circa il suo operato.
Kerkorian fa shopping di titoli Gm aiutato proprio da Bank of America, che gli garantisce un’adeguata linea di credito. In Borsa quest’anno, dopo un 2005 assai negativo, il titolo della casa di Detroit sale del 51 per cento, anche se ha cede il 10 per cento dal 21 novembre scorso, in concomitanza con l’avvio delle vendite da parte di Kerkorian. Ieri sulla borsa tedesca Gm è scambiata in ribasso di 9 centesimi di dollaro, a 29,14 dollari. Sempre due giorni fa infine Gm completa la cessione della consociata finanziaria Gmac a un gruppo di fondi, per 7,4 miliardi di dollari.