I prezzi al consumo negli Stati Uniti nel mese di giugno sono aumentati dello 0,6%. Il dato comunicato questa mattina dal dipartimento del Commercio Usa, e’ in linea con le aspettative degli analisti che avevano indicato un aumento dello 0,5%.
Il ‘core index’, il dato depurato dalle componenti piu’ volatili, il settore alimentare e quello dell’energia, e’ aumentato dello 0,2%, in linea con le stime di mercato.
Si tratta del piu’ forte incremento dal mese di marzo (+0,7%) ma, come sottolineano gli economisti, l’aumento e’ dovuto essenzialmente al ‘caro petrolio’.
“I numeri ci dicono che e’ aumentato il prezzo dell’energia, nient’altro – commenta Stephen Slifer, capo degli economisti di Lehman Brothers – e’ sorprendente come questo non abbia prodotto un aumento negli altri settori”.
Segnali positivi per la Federal Reserve, che si riunira’ il prossimo 22 agosto per decidere sui tassi d’interesse, ma non sufficienti a escludere una nuova stretta sul costo del denaro.
Il dato di giugno, calcolato su base annua, indica un aumento del 4,2%, quasi il doppio rispetto al 2,2% registrato nella prima meta’ del 1999.