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Usa: balzo dei subprime anche per auto usate

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NEW YORK (WSI) – I prestiti di automobili a persone erose sono aumentati di più del 130% nei cinque anni successivi alla crisi finanziaria, con circa un auto su quattro che va a mutuatari considerati subprime.

Il motivo, secondo il New York Times, è lo stesso che era alla base dei mutui subprime, ovvero è dovuto all’ondata di denaro che si è riversata nel mercato delle auto subprime, come i tassi elevati e i profitti costanti dei prestiti che attirano gli investitori.

Insomma, proprio come era successo quando Wall Street aveva alimentato il boom dei mutui, alcune delle più grandi banche della nazione e società private stanno ora alimentando la crescita dei prestiti di auto per clienti ‘subprime’, investendo in istituti di credito e mettendo soldi a disposizione per i prestiti.

E, come per i mutui subprime prima della crisi finanziaria, molti prestiti ora sono impacchettati in obbligazioni complesse e venduti come titoli dalle banche alle compagnie di assicurazione, ai fondi comuni e ai fondi per le pensioni pubbliche, un processo che crea quindi sempre maggiore domanda di prestiti.

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Fortunatamente la dimensione dei mercato di questo tipo di prestiti è solamente una piccola frazione di ciò che era il mercato dei mutui subprime, quando era al suo apice, e quindi una sua eventuale implosione non avrebbe le stesse conseguenze. Tuttavia, alcuni analisti bancari e persino agenzie di rating, hanno lanciato avvertimenti circa i potenziali rischi per gli investitori e per il sistema finanziario, indicando nei maggiori saldi nei prestiti e nei periodi di rimborso più lunghi, delle potenziali “perdite più elevate”.

Nonostante questi avvertimenti, il volume dei prestiti auto è aumentato di circa il 15%, a 145.600 milioni di dollari, nei primi tre mesi di quest’anno rispetto all’anno precedente.