New York – Nel mese di gennaio, negli Stati Uniti sono stati creati 243.000 nuovi posti lavoro, a fronte di un tasso di disoccupazione che è sceso all’8,3%.
Il dato, reso noto dal dipartimento del Lavoro Usa, ha sorpreso positivamente i mercati. Il consensus aveva previsto infatti la creazione di 155.000 nuovi posti di lavoro. Per il tasso di disoccupazione, le stime erano per un valore pari all’8,5%, come a dicembre.
I nuovi posti di lavoro di dicembre sono stati rivisti poi al rialzo a 203.000 unità, contro l’aumento di 200.000 inizialmente reso noto.
I salari per ora sono saliti a gennaio dello 0,2%, in linea con le stime e come a dicembre.
In media la settimana lavorativa è stata di 34,5 ore. Gli analisti avevano previsto 34,4 ore, come nel mese precedente.
All’interno del settore privato, sono stati creati 257.000 nuovi posti di lavoro, contro i 168.000 attesi.
Il dato ha subito riportato gli acquisti su Wall Street. I 243.000 nuovi posti di lavoro creati confermano infatti che l’occupazione è salita al ritmo più alto dallo scorso aprile. Il tasso di disoccupazione è sceso inoltre al minimo dal febbraio del 2009.
Il balso dell’occupazione conferma come le aziende americane siano maggiormente fiduciose sull’espansione degli Stati Uniti. “Le aziende stanno effettuando nuove assunzioni: assunzioni che erano state rimandate sulla scia dei timori recessivi riguardanti l’Europa – ha commentato in una intervista a Bloomberg Chris Rupkey, responsabile economista presso Bank of Tokyo Mitsubishi, a New York, prima che il rapporto venisse reso noto.
GUARDA IL VIDEO