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Unicredit: via a prima tranche del buy-back, il giudizio degli analisti

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Le incertezze legate alla guerra in Ucraina non modificano gli obiettivi di remunerazione per i propri azionisti di Unicredit. La banca guidata da Andrea Orcel è pronta a lanciare, questa settimana, la prima tranche del programma di buyback del valore di 1,6 miliardi che, sommato ai dividendi da 1,2 miliardi già distribuiti, porta a 2,8 miliardi le risorse messe a disposizione dei soci per quest’anno.

L’istituto ha infatti conferito incarico a Goldman Sachs di effettuare gli acquisti per un esborso massimo di 1,58 miliardi e, in ogni caso, di non oltre 215milioni di azioni, pari al 9,84% del capitale agli attuali corsi di Borsa. Si prevede che gli acquisti possano concludersi entro luglio. I titoli saranno annullati in esecuzione della delibera assembleare.

Presentando i conti del primo trimestre, UniCredit aveva annunciato che la seconda tranche da un miliardo è subordinata alla performance della Russia’  notando che ‘il dividendo in contanti già distribuito è la tranche iniziale del riacquisto di azioni proprie costituiscono un convincente rendimento del 20%”.
Il management si era poi detto  “fiducioso di poter eseguire l’intera distribuzione di 3,75 miliardi agli azionisti relativa all’esercizio 2021” e conferma l’impegno “per la distribuzione di almeno 16 miliardi nel triennio 2021-2024, considerato il nostro scenario macroeconomico base case, e all’esecuzione del piano strategico”.

Unicredit, la trimestrale

Il programma di buy back arriva pochi giorni dopo la diffusione della trimestrale. La banca guidata dall’ad Andrea Orcel ha chiuso il primo trimestre 2022 con utile netto di 247 milioni, in calo del 70,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, dopo aver contabilizzato, prudenzialmente, rettifiche su crediti per 1,3 miliardi quasi interamente verso la Russia.

Il trimestre, escludendo la Russia, ha segnato diversi record relativi a ricavi, costi e utile netto, raggiungendo i target del piano su tutti gli indicatori finanziari. Senza l’impatto della Russia, il gruppo ha infatti registrato un utile netto di 1,16 miliardi, ricavi netti per 4,7 miliardi (+7,9%), e un rapporto costi/ricavi del 47,8%.

Il giudizio degli analisti sul titolo

Positivi i giudizi arrivati dagli analisti sul titolo. Ieri Ubs ha confermato il buy con target a 15,4 euro da 14,1, un valore che implica un potenziale di rialzo dell’80% circa rispetto ai valori attuali, Positivo anche il giudizio di Credit Suisse, che ha alzato il prezzo obiettivo da 13,80 a 14 euro, confermando l’outperform.

Da parte sua Berenberg ha migliorato il target price sulle azioni Unicredit da 12,50 a 13,50 euro, confermando il buy. Rating buy anche da Deutsche Bank, con target tagliato da 15,50 a 14,60 euro. Barclays ha confermato il rating su equal weight con un prezzo obiettivo di 11,60 euro.