Economia

Unicredit: utile 2009 a 1,7 mld, torna dividendo cash

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(Teleborsa) – UniCredit ha chiuso l’esercizio 2009 che si è concluso con un utile netto di pertinenza che si attesta a €1.702 milioni rispetto a €4.012 milioni dell’anno precedente, conseguiti però in un contesto macroeconomico marcatamente più sfavorevole. Il trend trimestrale evidenzia una flessione, con l’utile che passa da €490 milioni del secondo trimestre 2009 a €394 milioni del terzo trimestre 2009 e a €371 milioni nel quarto trimestre 2009. Il Core Tier 1 ratio raggiunge a dicembre 2009 7,62%. Il margine d’intermediazione raggiunge nel 2009 €27.572 milioni, in crescita del 2,6% a/a (7,2% a cambi e perimetro costanti), e €6.443 milioni nel quarto trimestre 2009, in crescita del 5,7% a/a ma in riduzione trim/trim, quasi esclusivamente per effetto di minori proventi da negoziazione. Gli interessi netti si attestano a €17.304 milioni nel 2009, mostrando una forte tenuta a/a (-5,8%, ma solo -1,9% a/a cambi e perimetro costanti), nonostante la cancellazione, dal terzo trimestre 2009, delle commissioni di massimo scoperto ed un contesto di tassi di interesse tutt’altro che favorevole. Nel quarto trimestre gli interessi netti raggiungono €4.017 milioni, in crescita rispetto a €3.927 milioni del terzo trimestre 2009, beneficiando di un più basso costo della raccolta wholesale e di componenti non ricorrenti. Il risultato netto della negoziazione, copertura e fair value risulta pari a €1.803 milioni nel 2009, mostrando un significativo recupero rispetto a -€1.969 milioni del 2008 e confermando la capacità del Gruppo di reagire prontamente a condizioni migliori di mercato. Nel quarto trimestre del 2009 il risultato netto della negoziazione, copertura e fair value si attesta a €152 milioni, positivo nonostante un trimestre molto meno favorevole alle attività di investment banking, pur se inferiore all’eccellente risultato del terzo trimestre del 2009 (€715 milioni). Gli altri proventi netti del 2009, pari a €373 milioni (di cui €69 milioni nel quarto trimestre), sono sostanzialmente in linea con i €368 milioni del 2008. I costi operativi ammontano nel 2009 a €15.324 milioni, evidenziando una decisa riduzione rispetto al 2008 (-8,2% a/a e -5,3% a/a a cambi e perimetro costanti). Guardando alla dinamica trimestrale, si evidenzia come il Gruppo sia riuscito a contenere effetti negativi di stagionalità dei costi, attestandosi su un livello di costi operativi pari a €3.803 milioni nel quarto trimestre 2009, inferiori ai €3.831 milioni del trimestre precedente. Il rapporto Costi/Ricavi risulta nel 2009 pari al 55,6% (59,0% nel quarto trimestre), in evidente miglioramento rispetto all’anno precedente (62,1%). Il risultato di gestione dell’esercizio 2009 si attesta a €12.248 milioni, di cui €2.640 milioni nel quarto trimestre (che si pone su livelli inferiori al trimestre precedente per effetto del rallentamento del risultato netto della negoziazione, copertura e fair value). Gli accantonamenti per rischi e oneri aumentano a/a raggiungendo nel 2009 €609 milioni, di cui €232 milioni nel quarto trimestre. Le rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni ammontano nel 2009 a €8.313 milioni, equivalenti ad un costo del rischio di 142 punti base. Nel quarto trimestre del 2009 la voce registra una riduzione rispetto al trimestre precedente (a €2.068 milioni da €2.164 milioni del terzo trimestre 2009). Il Cda proporrà una cedola cash di 0,03 euro per azione.