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UniCredit riduce attività azionario nell’est dell’Europa

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Roma – UniCredit, la più grande banca italiana, starebbe studiando una serie di tagli nella divisione cash equity nel centro e nell’est dell’Europa, come parte del piano che vede un taglio dei costi operativi, e dunque un aumento della redditività, secondo quanto riporta Bloomberg, citando due persone anonime a conoscenza della vicenda.

Nello specifico si starebbe pensando alla chiusura delle attività in Russia e Romania, oltre a un forte taglio degli uffici in Turchia e Polonia. In tutto il piano coinvolgerebbe circa 60-80 persone, impegnate per la banca nelle attività di brokeraggio azionario nella regione, tra cui nella vendita di derivati. Contattato da Bloomberg, il portavoce di UniCredit si e’ rifiutato di commentare la notizia.

Jean- Pierre Mustier, a capo della sezione corporate and investment-banking, in precedenza alla guida del comparto investment bank di Societe Generale, continua a rimodellare le varie unità operative per ridurre il rischio e tagliare i costi. La mossa annunciata in giornata da Bloomberg segue infatti altri tagli già ufficializzati nei mesi precedenti.

UniCredit opera al momento in 22 paesi, e raccoglie circa il 57% delle entrate da attività al di fuori dell’Italia. Nel primo trimestre dell’anno gli utili dell’istituto sono cresciuti +13%, a €914 milioni.