Economia

Unicredit: raggiunto accordo su esuberi, 3mila uscite volontarie

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(Teleborsa) – E’ stato raggiunto alle ore 5.30 di questa mattina (dopo 6 giorni e 3 notti consecutive di trattativa) l’accordo tra sindacati e Unicredit sul piano di riorganizzazione “One4c”, piano di riorganizzazione generale 2010-2013. L’intesa siglata, si legge in una nota della Fabi (Federazione autonomia bancari italiani), riguarda i seguenti argomenti. Piano esodi lavoratori: riguarderà per il triennio 2011-13 3000 dipendenti a fronte delle richieste che puntavano alla fuoriuscita obbligatoria di 4.700 persone (600 del vecchio piano di integrazione Capitalia). L’accordo prevede una fase di uscita volontaria e incentivata in base all’età per tutti coloro che sono già in possesso dei requisiti pensionistici o che li matureranno entro il 31 12 2013. Il lavoratore potrà opzionare la propria uscita: alla maturazione del requisito (in tal caso fruirebbe del 100% dell’incentivo e di un assegno pari al 70% netto dell’ultima retribuzione sino al raggiungimento della finestra). Direttamente alla maturazione della finestra (in tal caso fruirebbero di un incentivo pari al 50%). Le parti hanno stabilito una fase di verifica che si effettuerà entro la fine del mese di novembre per un’analisi “congiunta e dettagliata” di tutte le dinamiche occupazionali per verificare il raggiungimento dei numeri di uscita prestabiliti nell’accordo. In assenza del raggiungimento di tali numeri, si procederà ad avviare le procedure di legge per rendere obbligatoria la fuoriuscita dei lavoratori di ogni ordine e grado in base alla maturazione del requisito pensionistico AGO. Assunzioni. È prevista la stabilizzazione di tutti e 1077 colleghi neoassunti con contratto d’apprendistato. Nell’ambito del triennio l’azienda procederà ad effettuare 1000 nuove assunzioni e, entro la fine dell’anno in corso, le altre 121 già previste da precedenti accordi. Quindi totale assunzioni: 1.077 stabilizzati più 1000 nuove assunzioni più 121 da precedenti accordi = 2.198. Premio aziendale. Erogazione per i dipendenti del Gruppo di un premio aziendale riferito all’anno 2010 da riconoscere nel 2011, per un importo, medio da riparamentare in base alla qualifica, di 2000 euro. Inquadramenti. Viene costituita una commissione che entro il primo semestre 2011 valuterà gli impatti sulle attuali figure professionali e i relativi percorsi professionali al fine di giungere a un nuovo accordo che regoli la materia. Restano comunque validi tutti i relativi accordi sugli inquadramenti conseguiti fino ad oggi. “È stata una vertenza difficile perché volevamo garantire, oltre alle nuove assunzioni e alla stabilizzazione di tutti i precari, degli incentivi economici per quei 3000 lavoratori che volontariamente sceglieranno di andare in pensione o in prepensionamento. Siamo soddisfatti dell’obiettivo raggiunto”. Lo ha dichiarato Mauro Morelli, segretario nazionale Fabi, aggiungendo “l’accordo prevede per le organizzazioni sindacali alcuni successivi appuntamenti di verifica allo scopo di controllare che quanto è stato concordato sia effettivamente messo in pratica dall’azienda. È stato anche raggiunto l’obiettivo, per l’anno 2010 da erogare nel 2011, del premio aziendale per i lavoratori del Gruppo pari a 2000 euro. Spetta ora all’azienda dimostrare la volontà di rendere ancora più competitiva Unicredit con politiche orientate alla crescita e al recupero del rapporto col territorio. Siamo certi che il nuovo Ceo del Gruppo, Federico Ghizzoni, non vanificherà i significativi risultati ottenuti da questo accordo che permette una migliore razionalizzazione dei costi senza tuttavia calpestare professionalità e diritti dei lavoratori. È stato possibile raggiungere un positivo accordo a tutela di tutti i lavoratori grazie allo spirito unitario di tutte le organizzazioni sindacali che, senza divisioni ideologiche, hanno lavorato esclusivamente per il bene dei lavoratori che rappresentano”.