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La partita tra UniCredit e Banco BPM si fa sempre più tesa, con il rischio di una rottura definitiva sul tavolo. L’istituto guidato da Andrea Orcel ha dichiarato di essere pronto a rinunciare all’acquisizione di Banco BPM se quest’ultimo dovesse modificare i termini dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) su Anima Holding. La mossa di Banco BPM, che ha annunciato un possibile incremento del prezzo dell’offerta da 6,2 a 7 euro per azione, è stata accolta con preoccupazione dalla banca milanese, che teme ripercussioni significative sulla solidità patrimoniale della banca milanese.
“Un incremento del prezzo dell’OPA Anima e la rinuncia (in tutto o in parte) delle condizioni dell’OPA Anima o anche ad una sola di esse, potrebbe determinare la risoluzione o l’inefficacia dell’Offerta, a meno che UniCredit decida di rinunciare alle condizioni poste alla stessain conformità ai termini della stessa Offerta” si legge nella nota dell’istituto di piazza Gal Aulenti.
Le preoccupazioni di UniCredit
Secondo quanto riportato nella stessa nota, un incremento del prezzo rischierebbe di ridurre il CET1 (Common Equity Tier 1) di Banco BPM al di sotto delle soglie ritenute accettabili per garantire la stabilità finanziaria dell’istituto. In particolare, UniCredit afferma tra le altre cose, che “non eè chiaro quali siano le azioni di mitigazione ipotizzate al fine di mantenere il ratio Cet1 di Bpm più alto del 13% nel corso del piano, indipendentemente dal trattamento regolamentare dell’acquisizione di Anima, mantenendo altresì un ratio di pay-out sulla distribuzioni pari all’80% dell’utile netto”.
La banca guidata da Orcel ha quindi evidenziato che eventuali modifiche alle condizioni dell’OPA potrebbero determinare la risoluzione o l’inefficacia dell’intera operazione su Piazza Meda. Un messaggio chiaro e diretto agli azionisti di Banco BPM, chiamati a esprimersi sull’aumento del corrispettivo nell’assemblea straordinaria convocata per il prossimo 28 febbraio.
La replica di Castagna
Non si è fatta attendere la risposta di Giuseppe Castagna, amministratore delegato di Banco BPM, che ha definito le affermazioni di UniCredit come “accuse pericolose”.
“Penso che siano delle accuse pericolose. Stanno cercando di influenzare il voto degli azionisti nell’assemblea” sull’acquisizione di Anima” ha spiegato Castagna in una intervista a Bloomberg Tv, replicando alla dichiarazione di Unicredit. “Il ragazzo sta facendo il suo gioco ed è bravo a farlo – ha detto in riferimento al ceo di Unicredit Andrea Orcel – sta mettendo pressione sul nostro titolo in favore del suo titolo. Ma risponderemo anche legalmente a questo tipo di accuse”, lasciando intendere che la battaglia potrebbe presto spostarsi nelle aule dei tribunali.
Castagna ha accusato UniCredit di voler influenzare il voto degli azionisti e ha ribadito che Banco BPM dispone delle risorse necessarie per portare a termine l’acquisizione di Anima senza compromettere la propria solidità patrimoniale.
“Abbiamo tutto il capitale necessario per Anima. Completeremo la nostra fabbrica prodotto per avere una banca che non dipende dalla volatilità dei tassi di interesse ma da forti ricavi derivanti dalle commissioni. Questa è l’unica risposta che possiamo dare a chiunque voglia acquistare la nostra banca senza pagare il giusto prezzo”.
L’OPA su Anima Holding si inserisce in un quadro competitivo sempre più acceso nel settore bancario italiano. Da tempo Banco BPM punta a consolidare la propria posizione nel risparmio gestito, considerato uno dei segmenti più redditizi e meno esposti alla volatilità dei mercati. L’acquisizione di Anima consentirebbe alla banca milanese di rafforzare ulteriormente la propria offerta commerciale e migliorare la redditività complessiva.
Le prospettive
La situazione resta incerta e carica di tensione. Da un lato c’è UniCredit, che non sembra disposta ad accettare compromessi che possano mettere a rischio i propri obiettivi strategici; dall’altro c’è Banco BPM, determinata a portare avanti un piano ambizioso ma potenzialmente rischioso. L’esito dell’assemblea straordinaria del 28 febbraio sarà decisivo per capire quale direzione prenderà questa complessa partita finanziaria.