(Teleborsa) – Sarà una giornata importantissima, questa, per Unicredit. Sembra infatti cosa certa che il Consiglio di Amministrazione dell’Istituto deciderà oggi, tra i vari punti all’ordine del giorno, la nomina del sostituto di Alessandro Profumo. Messa in disparte l’ipotesi della chiamata di un esterno (Andrea Orcel di BofA Merrill Lynch era il più accreditato), la lista dei papabili si sarebbe ormai ristretta a due nomi: Federico Ghizzoni e Roberto Nicastro, due dei quattro deputy CEO della banca. E se Il Sol 24 Ore dà per scontato che il nuovo chief executive officer sarà Ghizzoni, MF resta più dubbiosa in base ad una serie di considerazioni. Ghizzoni sarebbe in cima alle preferenze di alcuni grandi soci, come Paolo Biasi della Cariverona, ed avrebbe dalla sua il fatto di essere stato nominato di recente capo dell’area Europa Centro-orientale, “quella più dinamica per il gruppo di Piazza Cordusio”. Anche Roberto Nicastro ha dalla sua diversi sostenitori, ma soprattutto “viene considerato come uomo più integrato rispetto a Ghizzoni, che ha vissuto buona parte della vita aziendale fuori dall’Italia”. Al di là dell’esito del Consiglio di oggi pomeriggio, quasi tutti i quotidiani sono concordi sull’ipotesi che oggi venga nominato solo il nuovo CEO, rinviando di qualche settimana la designazione di uno (o due) direttori generali. Una cosa è certa: i nuovi vertici di Unicredit vedranno una governance più estesa, cosa che a quanto pare mancava nell’era Profumo definito da molti, come ben si sa, un po’ “accentratore”.
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