NEW YOR (WSI) – Un cigno nero si aggira minaccioso nelle sale operative. In passato quando lo yen si è rafforzato tanto come sta facendo nell’ultima settimana per il mercato sono stati guai. Il rally della valuta giapponese non dà segno di volersi arrestare, con lo yen che ha toccato i massimi di 17 mesi sul dollaro.
Secondo un analista tecnico l’azionario statunitense rischia di fare presto un capitombolo. La forza dello yen “potrebbe essere l’occhio del ciclone e darè il la a una sorta di evento cigno nero che spinge l’S&P 500 al ribasso”.
L’avvertimento viene da Carter Worth, che in un intervento andato in onda in una trasmissione dell’emittente CNBC ha usato il termine “cigno nero”, che fa riferimento a una sorpresa negativa per gli investitori che dà la stura a un’ondata di vendite sui mercati finanziari.
Worth prevede che lo yen continuerà a guadagnare sul dollaro, mettendo pressione sull’azionario non solo degli Stati Uniti ma anche del Giappone, dove le società esportatrici tendono a pagare caro un simile trend sul valutario.
Guardando poi al grafico che mette a confronto l’indice S&P 500 e il Nikkei 225, l’analista ha notato che i due panieri hanno smesso di muoversi all’unisono, come invece succedeva fino all’anno scorso. È qui su questi prezzi di Borsa che il cigno nero entrerà in azione.
“È un problema. Sono fermamente convinto che anche l’S&P 500 seguirà l’indice giapponese nella strada dei ribassi”, ha dichiarato il capo delle analisi tecniche di CornerStone Macro. “Non è un bel posto dove investire i propri soldi”.
Da inizio 2016 il listino allargato statunitense è in lieve rialzo mentre il Nikkei ha perso più del 17%. Una bella differenza. Secondo Worth la debolezza dei mercati giapponesi è destinata a continuare. Il paniere è vicino a un livello minimo chiave e finirà per rompere quel supporto. E Wall Street seguirà presto a ruota.
Sia che si tratti di una figura testa spalla o no, in tutti i modi l’andamento non fa presagire nulla di buono e secondo il navigato graficista “molto spesso con un trend del genere” l’azionario “finisce per prendere la via dei ribassi e non dei rialzi”.
Fonte: CNBC
