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Ue: oligopolio tlc. “Manipoleranno prezzi a piacere”, a rischio anche l’Italia

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NEW YORK (WSI) – L’industria delle telecomunicazioni in Europa è nel bel mezzo di un’ondata senza precedenti di consolidamenti, con decine di operatori mobili e di telefonia fissa che stanno cercando di espandersi, inglobando le aziende di minore dimensione.

Il il Wall Street Journal mette in evidenza tuttavia i timori della autorità dell’Unione europea, che temono – visto che il processo di consolidamento sta avvenendo soprattutto su base nazionale – che le eventuali fusioni daranno il via a una situazione di oligopolio sui mercati, e dunque di controllo sui prezzi.

La Commissione europea sta già indagando su due grandi fusioni di telecomunicazioni in Germania e in Irlanda, in particolare sull’offerta di 8,55 miliardi di euro che la spagnola Telefónica ha presentato per l’acquisizione di E-Plus, unità mobile tedesca di KPN, e sulla proposta di acquisizione per 780 milioni di euro di Hutchison Whampoa sull’irlandese O2 Ireland di Telefonica.

Entrambi gli accordi, qualora andassero in porto, ridurrebbero il numero di operatori telefonici nei rispettivi Paesi da quattro a tre, fattore che potrebbe far alzare i prezzi per i consumatori, come ha avvertito il responsabile dell’antitrust in Ue, Joaquin Almunia.

L’analista presso Natixis Benoît Maynart ritiene che i paesi più interessati dall’ondata di consolidamenti sono l’Italia, la Spagna, la Polonia e la Francia, ovvero tutti Paesi caratterizzati dalla presenza di quattro operatori di telefonia.