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Ucraina nel caos, nazionalizzata la prima banca

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In un assaggio di quello che potrebbe succedere in Italia con Mps, il governo ucraino ha nazionalizzato PrivatBank, la prima banca del paese in cui sono custoditi più di un terzo dei depositi nazionali complessivi. Il buco di capitale della banca era arrivato a 5,6 miliardi di dollari.

La decisione era l’unica rimasta per poter salvare i soldi dei clienti. Si tratta di uno dei più grandi piani di salvataggio del sistema finanziario nella storia del paese, che è in crisi economica e politica da ormai due anni. Sei miliardi di euro in conti deposito saranno coinvolti, pari al 36,5% circa del totale in Ucraina.

La banca aveva detto mercoledì che le voci su una possibile nazionalizzazione erano dei meri tentativi di gettare la clientela nel panico e di destabilizzare la situazione politica nel paese. Negli ultimi mesi la banca centrale si era sempre rifiutata di commentare le voci su una possibile nazionalizzazione e perdita di capitale da parte degli obbligazionisti del pubblico retail.

Proprio per la mole di capitali in suo possesso, PrivatBank – che è controllata in parte dal miliardario Ihor Kolomoisky e a cui fa capo il 21% degli attivi del sistema bancario nazionale – è stata a lungo considerata dalle autorità ‘too big to fail‘.

Il gruppo alla fine è stato privatizzato dopo che PrivatBank non è riuscita a rispettare la scadenza di fine anno per il raggiungimento dei parametri patrimoniali richiesti nell’ambito del programma di salvataggio del Fondo monetario internazionale.

Ricapitalizzare la banca e altri istituti di credito in difficoltà era una delle richieste fatte dai creditori dell’istituto di Washington che avevano concesso 17,5 miliardi di dollari in aiuti all’Ucraina.

La parte orientale dell’Ucraina, paese dell’ex blocco sovietico, è impelagata in una lunga e sanguinosa guerra civile tra ribelli filo russi e forze nazionali governative pro europee.