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Ubs: opportunità e rischi per la seconda metà del 2019

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I timori di una possibile recessione americana e di un’escalation nella guerra commerciale potrebbero esagerare i rischi cui vanno incontro i mercati globali nella seconda metà del 2019. La visione degli analisti di Ubs, esposta nel documento “Panorama: Forces shaping the investment landscape”, però rivela un atteggiamento più cauto nel quale l’asset allocation tattica diventa oggi neutrale sulle azioni globali rispetto al precedente sovrappeso in portafoglio.

“Il nostro scenario base per i mesi a venire vede il Pmi globale stabilizzarsi sopra quota 50, implicando un atterraggio morbido per l’economia globale”, si legge nel documento, “la nostra valutazione è basata sul fatto che è stata osservata una debolezza nella produzione e nei settori merceologici, mentre al contrario il settore dei servizi globali è rimasto generalmente resiliente”.

Secondo gli analisti di Ubs è naturale che la cautela abbondi fra gli investitori, data la lunga serie positiva per la crescita americana, vicina al record storico. “Una confluenza di sviluppi suggerisce, però, che quest’espansione economica potrebbe continuare ancora più a lungo”, fra questi fattori si contano ad esempio: incrementi della produttività, la partecipazione al mercato del lavoro da parte dei giovani e un atteggiamento della Fed ancora accomodante.

I rischi potenziali provenienti da un eventuale inasprimento delle dispute commerciali fra Usa e Cina, così come i rischi politici negli stessi Stati Uniti, lasciano Ubs complessivamente ottimista sui risk assets: “nonostante la potenziale volatilità a breve termine, non sottopeseremmo” azioni e attività più rischiose. In questo caso la preferenza non va sul mercato azionario americano bensì in Europa e in Giappone. Al contrario, per quanto riguarda il reddito fisso, l’attenzione più rivolta a Treasuries (“ancora un porto sicuro di valore”), piuttosto che alle controparti sovrane del Vecchio Continente e del Giappone.

“L’ipotesi di aumento dei tassi da parte della Federal Reserve americana (Fed) si è allontanata, le condizioni economiche in Cina sono migliorate. Questi sono i principali fattori alla base” del recupero dei mercati nei primi mesi del 2019, ha commentato Suni Harford, responsabile degli investimenti di Ubs Am, “con questo mese, l’espansione economica degli Stati Uniti diventa la più duratura nella storia, e questo ricorda il vecchio proverbio, ‘niente di buono dura per sempre’”, ha aggiunto.