
Alla base di ogni investimento ci deve essere sempre una scelta consapevole basata sull’educazione finanziaria e la formazione.
Le mode del momento e l’improvvisazione non portano quasi mai ai risultati sperati. Ne è convinto Emanuele Bellingeri, Country Head Italia di UBS Asset Management che abbiamo incontrato nel corso della 15° edizione del Salone del Risparmio a Milano.
Bellingeri, educazione finanziaria e investimenti devono andare a braccetto. Perché sono così importanti soprattutto per i giovani?
È importante capire che non esistono soldi facili. Alla base di ogni decisione di investimento ci devono essere metodo e studio come in ogni altro aspetto della vita. L’educazione finanziaria serve quindi a fornire le nozioni e gli strumenti di base per evitare gli errori più comuni ed investire con metodo. Mi preme poi sottolineare un altro concetto molto diffuso nel mondo anglosassone e meno da noi: investire con successo è apprezzabile e non deve essere considerato un peccato come si sente dire qualche volta. I risultati che si colgono dagli investimenti possono essere utilizzati in vari modi, per togliersi uno sfizio o per fare della beneficenza. Sono due facce della stessa medaglia. In ogni caso è bene tenere in considerazione che i frutti dei propri investimenti sono fondamentali per realizzare i propri obiettivi di vita come la formazione, la famiglia e la previdenza.
Cosa sta facendo UBS AM sul fronte dell’eduzione finanziaria?
Per approfondire i temi più rilevanti del mondo della finanza e dell’economia abbiamo realizzato una serie podcast chiamata Finance Explained. In ogni episodio uno specialista del team di UBS Asset Management e un esperto del mondo dell’economia e della finanza spiegano con un linguaggio semplice le continue evoluzioni che stanno cambiando il mondo. Si tratta di strumenti utili sia per i consulenti sia per i loro clienti, disponibili su Spotify, Apple Podcasts e sul nostro sito web.
Quali sono i primi passi che può fare chi si avvina per la prima volta al mondo degli investimenti?
I giovani beneficiano di una variabile molto importante nella finanza: il tempo. Per questo credo possa rappresentare un buon metodo investire attraverso un Piano di accumulo, che prevede versamenti periodici indipendentemente dagli alti e bassi dei mercati.
Grazie anche all’interesse composto questi acquisti dilazionati nel tempo possono ottenere risultati molto importanti. Per questa strategia l’asset class da preferire è il mercato azionario, guardando in particolare ad indici molto diversificati. Una scelta potrebbe essere quella di investire in maniera diversificata sulle borse europee avendo ben presente che anche i listini Usa hanno fornito nel tempo importanti opportunità di
investimento.
Ad un giovane che sta prendendo in considerazione la professione di consulente finanziario cosa si sente di consigliare?
Il mondo della consulenza e del risparmio gestito è un ottimo ambiente, molto sano, fatto di persone oneste, anche perché svolgono un ruolo sociale molto importante, quello di gestire i risparmi degli italiani. Ad un giovane interessato alla consulenza finanziaria consigliere di approfondire soprattutto l’utilizzo dell’intelligenza artificiale perché questa tecnologia lo potrà aiutare a gestire gli aspetti più di routine della sua professione.
Vista la recente volatilità sui mercati cosa dovrebbero fare consulenti e risparmiatori?
Nelle ultime settimane abbiamo assistito a un’elevata volatilità sui mercati che non si risolverà nel breve periodo. Ora più che mai ribadiamo l’importanza di una corretta pianificazione e diversificazione tra le asset class. Può sembrare una frase fatta ma è proprio nei periodi di elevata volatilità che si colgono i maggiori benefici di queste strategie. Insomma, i fondamentali dell’educazione finanziaria sono sempre alla base di un corretto approccio ai mercati.
L’articolo integrale è stato pubblicato sul numero di maggio 2025 del magazine Wall Street Italia. Clicca qui per abbonarti.