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Twitter: gli azionisti dicono sì a Musk, mentre esplode una nuova bomba sulla sicurezza

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Gli azionisti di Twitter dicono sì a Elon Musk, promuovendo l’offerta da 44 miliardi di dollari dalla quale il patron di Tesla sta cercando di svincolarsi. Il disco verde arriva mentre entra nel vivo la battaglia legale tra la società e l’imprenditore sudafricano ed emergono nuove lacune nella sicurezza della società che cinguetta. A renderle pubbliche è stato l’ex capo della sicurezza della società, Peiter Zatko, chiamato a testimoniare davanti alla commissione Giustizia del Senato statunitense in merito alle sue precedenti affermazioni secondo le quali Twitter avrebbe “gravi carenze” in termini di sicurezza e privacy.

Secondo quanto rivelato da Zatko, l’Fbi avrebbe notificato a Twitter la presenza di almeno un agente cinese in azienda, esponendo i dati degli utenti alla fruizione delle intelligence straniere. Avvertimenti che sarebbero stati ignorati in più di un’occasione dando la priorità ai “profitti rispetto alla protezione dei dati”.

La società che cinguetta – ha chiarito ‘Mudge‘, il nome con cui l’ex manager è conosciuto nel mondo cyber – infatti non è in grado di controllare l’accesso al sistema dei suoi dipendenti, rendendo praticamente impossibile per la società individuare la presenza di agenti esteri fra i suoi ranghi e cacciarli.

Zatko, ha accusato dunque Twitter di mentire ai propri investitori e agli utenti. E ha ribadito di non capire “i dati che raccoglie dagli utenti, né come questi dati vengono raccolti”.  Accuse pesanti dunque, che si aggiungono a quelle già rilasciate nelle scorse settimane, secondo cui  Twitter non avrebbe idea di quanti possano essere gli account falsi sulla piattaforma. Né come proteggersi da loro.

“Se le accuse sono vere, non vedo come l’amministratore delegato Agrawal possa mantenere il suo incarico”, ha detto il repubblicano Chuck Grassley, riferendo che Agrawal era stato invitato a partecipare all’audizione ma ha declinato l’offerta. Musica per le orecchie di Elon Musk, che ha deciso di cancellare la sua offerta proprio a causa del numero imprecisato di account falsi presenti sulla piattaforma.

Gli azionisti di Twitter dicono sì a Elon Musk

Tutto questo arriva mentre gli azionisti di Twitter hanno approvato l’offerta di acquisto di Elon Musk da 44 miliardi di dollari. È quanto riferisce Bloomberg, che cita il conteggio preliminare dei voti. Un’acquisizione che rimane comunque in stand-by, dal momento che dopo la firma dell’accordo il patron di Tesla ha fatto dietrofront.

L’ultima parola spetta ora al tribunale del Delaware, al quale Twitter è ricorsa per costringere il patron di Tesla a onorare il suo impegno. Inizialmente per la società che cinguetta una vittoria davanti alla giustizia sembrava, secondo gli osservatori, a portata di mano.

La sua posizione però si è indebolita con il passare delle settimane e un colpo forte è arrivato proprio da Zatko che, con le sue accuse, sembra dare ragione e Musk sugli account falsi e spam. Il fatto che Twitter abbia poi pagato al suo ex responsabile per la sicurezza un’indennità di fine rapporto da 7 milioni di dollari alla talpa in seguito al suo licenziamento complica ulteriormente la partita, aprendo la porta a Musk per rivendicare quella che ritiene un’ennesima violazione dell’accordo di acquisto che vieta pagamenti “al di fuori delle pratiche del passato”.