Editoriali

Tutela del risparmio: la nostra azione finisce in Parlamento

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La nostra azione a favore di risparmi e risparmiatori, la nostra voglia di creare trasparenza nei confronti di un mondo che ha sempre più bisogno di tutele, formazione e competenze, finisce in Parlamento.

A seguire l‘interrogazione parlamentare a firma di Maria Stella Gelmini e Sestino Giacomoni che riprende proprio liniziativa di Wall Street Italia e sottolinea i dati della Consob da noi messi in evidenza.
Siamo felici di aver sollevato il coperchio di un pentolone che rischiava di far evaporare troppi risparmi degli italiani.

Questo il testo dell’interrogazione presentato in Parlamento:

INTERROGAZIONE

Al Ministro dell’economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico e al Ministro per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione. Per sapere. Premesso che:

 

in data 4 settembre 2020 la CONSOB (Commissione Nazionale per la società e la Borsa) ha ordinato l’oscuramento di undici nuovi siti web, che offrono abusivamente servizi finanziari, avvalendosi dei poteri derivanti dalla legge n. 58 del 28 giugno 2019 (articolo 36, comma 2-terdecies), in base ai quali può ordinare ai fornitori di servizi di connettività a Internet di inibire l’accesso dall’Italia ai siti web tramite cui vengono offerti servizi finanziari senza la dovuta autorizzazione;

 

i siti per i quali la Consob ha disposto l’oscuramento in data 4 settembre 2020 sono Dinengo Partners LTD; Jean Pierre Technologies LTD; KBS Capital Markets LTD; NorthfintechFX Trading Services Ltd; Wallwood Broker; 247 First Invest; Uptos Ltd; Equalizer Ltd; Inter Media Ltd; Acquantum AG; Matrix banco;

 

tale intervento fa seguito ad un precedente ordine di oscuramento della Consob del 31 luglio 2020 che ha coinvolto altri 7 nuovi siti web che offrivano abusivamente servizi finanziari e segnatamente i seguenti: DirectaFx Limited; Gntfin LTD; Maxi Services Ltd; Platiniumfund Ltd; Digital Exchange Limited e Securex Plus Solutions EOOD); “ProConsultingInvest”;”Tfx25″;

 

ad oggi, per quanto risulta, sono 279 i siti complessivamente oscurati dalla Consob a partire da luglio 2019; inoltre, sarebbero attualmente in corso altre attività di oscuramento dei siti da parte dei fornitori di connettività a internet che operano sul territorio italiano;

 

considerato che si registrano numerose segnalazioni su azioni continue di sollecitazione anomale che in queste ultime settimane si sono perpetrate nei confronti del mondo del risparmio, con situazioni assurde di risparmiatori ed investitori sprofondati nella disperazione più totale a causa di ingenti perdite truffaldine da contabilizzare;

 

si tratta, in particolare, di comunicazioni provenienti da piattaforme di trading che invitano ad utilizzare le loro strutture operative per “guadagnare” tutto il guadagnabile possibile: veri e propri specchietti per le allodole in grado di rovinare persone, famiglie e attività imprenditoriali in un momento delicato di crisi economica come quello che stiamo vivendo oggi. L’ultimo caso è stato pubblicato al seguente indirizzo internet: https://www.wallstreetitalia.com/risparmi-traditi-la-storia-di-carla-persi-16-milioni-di-euro/;

 

nonostante la Consob sul sito www.consob.it disponga di una homepage con la sezione “Occhio alle truffe!”, dove sono disponibili informazioni utili a mettere in guardia l’investitore contro le iniziative finanziarie abusive, risparmiatori e investitori appaiono comunque ancora troppo indifesi dal fenomeno in sconcertante crescita dell’abusivismo finanziario, di cui peraltro la stampa e le televisioni non parlano;

 

la rivista Wall Street Italia sta conducendo una indagine sulle criticità sollevate dal fenomeno dell’abusivismo finanziario che meriterebbe maggiore attenzione d parte dei media nazionali:-

 

se il Governo sia a conoscenza di quanto descritto in premessa e quali iniziative, anche normative, intenda assumere con urgenza, ferme restando le competenze e prerogative dell’Autorità italiana di vigilanza dei mercati finanziari, al fine di assicurare la massima salvaguardia dei risparmiatori nelle scelte di investimento;

 

se il Governo, alla luce di quanto suesposto, non intenda adottare ogni iniziativa utile volta ad assicurare maggiore attenzione e coinvolgimento della Polizia Postale ai fini della verifica dei siti internet che offrono servizi finanziari, che l’operatore tramite cui si investe sia autorizzato e, per le offerte di prodotti finanziari, che sia stato pubblicato il prospetto informativo;

 

se il Governo non intenda favorire una campagna mediatica sul fenomeno dell’abusivismo finanziario per assicurare maggior tutela nel mondo del risparmio in un momento storico particolarmente delicato dal punto di vista economico nel Paese;

 

se il Governo non intenda attivarsi per evitare che la contrattazione on line escluda in modo categorico, considerata la complessità della materia, il trading on line.

 

GIACOMONI, GELMINI