Donald Trump ammorbidisce i termini del divieto alla società cinese Huawei. Secondo quanto riporta il Financial Times, il governo Usa avrebbe rilasciato una licenza che consente alle società statunitensi di continuare a fare affari con Huawei per i prossimi tre mesi nel tentativo di contenere le conseguenze delle restrizioni all’esportazione imposte al produttore cinese di apparecchiature per le telecomunicazioni.
Secondo quanto dichiarato il segretario al Commercio degli Stati Uniti Wilbur Ross:
“La licenza generale temporanea concede agli operatori il tempo di fare altri accordi e lo spazio al dipartimento [commerciale] per determinare le misure appropriate a lungo termine per gli americani e i fornitori di telecomunicazioni stranieri che attualmente si affidano alle apparecchiature Huawei per servizi critici”, ha detto Ross.
Nei giorni scorsi, numerosi colossi dell’hi-tech americano, tra cui Google e Intel, avevano annunciato na rottura delle attività con il gruppo cinese per prendere atto del nuovo divieto.
Huawei: “Usa ci stanno sottovalutando”
Per il fondatore e amministratore delegato di Huawei Technologies Co. Ren Zhengfei il governo degli Stati Uniti sta sottovalutando il gigante tecnologico cinese e nel giro di pochi anni nessuno sarà in grado di raggiungere la sua tecnologia 5G. Lo ha detto oggi, in un’intervista all’emittente televisiva cinese China Central Television.
“L’attuale pratica dei politici statunitensi sottovaluta le nostre forze”, aggiungendo che una ritorsione contro gli Stati Uniti era inevitabile. “Abbiamo sacrificato [gli interessi di] individui e famiglie per stare in cima al mondo”, ha detto, secondo il South China Morning Post. “Per questo ideale, prima o poi ci sarà un conflitto con gli Stati Uniti”.
Big dello sportswear contro dazi Usa
Sul fronte della guerra commerciale, ieri Nike, Adidas e altri 171 gruppi del settore calzaturiero e sportswear hanno scritto una lettera al presidente americano, Donald Trump, invitandolo a cambiare idea sui dazi che finirebbero per colpire i beni di consumo prodotti in Cina e importati negli Usa. Secondo loro, tali dazi sarebbero “catastrofici per i nostri clienti, le nostre aziende e l’economia americana in generale”.
“Per conto di centinaia di milioni di persone che comprano scarpe e centinaia di migliaia di dipendenti, chiediamo uno stop immediato a questa azione che aumentarà le spese a loro carico”.
Rivolgendosi a Trump, le aziende hanno scritto che
“la vostra proposta di aggiungere dazi a tutte le importazioni dalla Cina equivale a chiedere ai consumatori americani di farsi carico dei costi. E’ ora di mettere fine a questa guerra commerciale”. Il settore quantifica in 3 miliardi di dollari all’anno il costo dei nuovi dazi alla Cina.