Società

Troppe le incognite, ora si va a caccia del Bund tedesco

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Con le borse azionarie in discesa e l’oro in salita, tutti appesi a Berlino. E’ questo il film in onda sul mercato del debito pubblico dell’Eurozona. Questa mattina nuovi acquisti sui titoli di stato della Germania (ritenuti i piu’ sicuri dell’Eurozona).

Cosi’ il prezzo future sul Bund decennale ha raggiunto il nuovo massimo storico di 132,63 mentre il rendimento e’ sceso al 2,296%, nuovo minimo storico.

Lo spread di rendimento tra Btp (3,78%) e Bund (2,29%) e’ salito a 149 punti, a ridosso dei massimi dello scorso fine settimana, un movimento favorito dagli acquisti sul Bund non da vendite sul Btp.

Gli investitori sembrano aver deciso insomma di puntare sui titoli di stato tedeschi, complici i timori che riguardano sempre di più la ripresa -deludente- dell’economia degli Stati Uniti. Gli acquisti sul Bund sono stati evidenti d’altronde già ieri, in concomitanza con gli ultimi dati macroeconomici Usa, che hanno disatteso -nuovamente – le attese del consensus. Particolarmente deludenti sono state soprattutto le richieste iniziali dei sussidi di disoccupazione, che hanno gettato nuove ombre sul mercato del lavoro americano.

Intervistato da Bloomberg, Patrick Jacq, responsabile della strategia sui tassi di interesse di Bnp Paribas, non si è mostrato affatto sorpreso dell’appeal dei bund tedeschi. Jacq si è riferito in particolare alla performance del Philadelphia Fed Index – reso noto ieri – che “chiaramente è stato ben al di sotto del consensus”, e che ha confermato uno scenario preoccupante della congiuntura americana.

“Gli indicatori (Usa) continuano a dare ragione a un quadro di crescita debole e di rallentamento dell’inflazione, non solo negli Stati Uniti, ma anche nel resto del tempo. E tale situazione è favorevole per le obbligazioni”.