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Per mantenere la stabilità economica e cercare di raffreddare la corsa al rialzo dell’inflazione, anche la BCE è stata costretta a rialzare il tasso di riferimento, ora al 3,50% dopo l’ultimo rialzo di 50 punti base dello scorso 16 marzo. L’aumento dei tassi BCE, come la loro diminuzione, ha delle conseguenze dirette anche sui privati,
A marzo l’inflazione in Italia ha registrato un marcato rallentamento, che lascia ben sperare per una progressiva riduzione delle pressioni sui prezzi, con effetti positivi sul costo della vita per i consumatori. La frenata dell’inflazione, nel medio termine, può avere un impatto favorevole anche sulle rate dei mutui, ma probabilmente non nell’immediato. Vediamo perché. L’inflazione
Stefano Stimilli, consulente del credito e finalizzatore di mutui, spiega se è un buon momento per richiedere un mutuo e dà 4 consigli
Le banche stanno mandando i tilt i mercati. Ma cosa succede ai mutui e ai risparmiatori se una banca fallisce?
Nuova giornata di “passione” per i risparmiatori italiani. Tornano a schizzare in alto i mutu variabili. Leggi l’analisi.
Ecco una panoramica dei tassi fissati dalle principali banche centrali, con aspettative e possibili impatti su bond e mutui
Si riduce il divario tra i mutui a tasso variabile e quelli a tasso fisso. Scopriamo cosa sta accadendo ai finanziamenti ipotecari.
La Banca centrale europea ha alzato i tassi d’interesse di 50 punti base. Gli effetti di questo rialzo si vedranno in primo luogo sui mutui.
Le rate dei mutui potrebbero continuare a crescere per tutto il 2023, indipendentemente dalle decisioni della Bce.
Con la Bce che ha aumentato il costo del denaro, salgono i tassi sui nuovi mutui erogati dalle banche alle famiglie. Ecco di quanto