Calendario Economico pagina 8

Cresce l’attività dei servizi giapponesi. Nel mese di giugno l’indice Pmi ha segnato un aumento a 48 punti dai 46,5 punti di maggio, sopra le attese che indicavano una quota di 47,2 punti. Il settore resta, tuttavia, ancora in contrazione, visto che il punteggio è inferiore a 50, soglia spartiacque tra la riduzione e l’espansione.

Rallenta nel mese di giugno l’attività dei servizi in Cina, al minimo da 14 mesi, complice un focolaio di Covid-19 nel Sud del Paese. L’indice Pmi, calcolato da Ihs Markit, è infatti sceso a 50,3 punti dai 55,1 di maggio. Il rallentamento di giugno sorprende gli analisti che si aspettavano un risultato pari a 55,1

Sale a sorpresa la disoccupazione statunitense nel mese di giugno. Il dato si è attestato al 5,9% rispetto al precedente 5,8%. Il consensus degli analisti stilato da Bloomberg indicava un dato in discesa e pari al 5,6 per cento.

Nuove conferme sul rialzo dei prezzi in Europa. A maggio, secondo Eurostat, i prezzi alla produzione industriale sono aumentati nell’area euro dell’1,3% rispetto ad aprile; nella Ue dell’1,4%. Ad aprile erano aumentati dello 0,9% in entrambe le zone. Rispetto a maggio 2020 +9,6% nelle due zone.In Italia +1,3% dopo +1,4% rispetto ad aprile; +10% dopo

Le nuove richieste di sussidi di disoccupazione sono diminuite drasticamente, 51.000 unità la scorsa settimana raggiungendo così un nuovo minimo dall’inizio della pandemia a 364.000. Il calo delle nuove richieste è stato più ampio del previsto: gli economisti interpellati dal Wall Street Journal avevano previsto 390.000 richieste nella settimana del 26 giugno. Questi sono benefici

In flessione a giugno negli Usa i licenziamenti. Secondo il rapporto Challenger, Gray & Christmas, le principali società statunitensi hanno rilevato un taglio di 20.476 posti di lavoro nel mese di giugno, in calo del 16,7% rispetto al mese precedente, quando si erano registrati 24.586 licenziamenti.

Resta sostanzialmente stabile l’indice Pmi manifatturiero italiano a giugno. Secondo Ihs Markit, l’indice si attesta su 62,2 punti, in lieve calo rispetto ai 62,3 punti di maggio.Si tratta comunque di un risultato superiore alle attese che indicavano 62 punti.

Rallenta nel mese di giugno l’attività manifatturiera in Cina. L’indice Pmi calcolato da Ihs Markit, pur rimanendo in territorio positivo, si è attestato a 51,3 punti contro i 52 di maggio. Un numero maggiore di 50 indica comunque un’espansione dell’attività e, al di sotto, indica una contrazione.

Rimbalzano le vendite al dettaglio tedesche. Nel mese di maggio sono aumentate del 4,2% mensile, oltre e attese che indicavano un incremento del 4%. Su base annuale, il dato è in calo del 2,4%.

Scende nel mese di giugno l’indice giapponese Pmi manifatturiero, calcolato da Ihs Markit, che raggiunge il livello più basso da febbraio ed è risultato pari a a 52,4 (dai 53 punti di maggio). Un livello comunque superiore alle stime preliminari che indicavano 51,5 punti. Anche se in recupero fino ai massimi del 2018, il morale