Economia

Tredicesima in ritardo? Ecco cosa fare

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Il mese di dicembre è sempre quello più atteso dai lavoratori e pensionati perché arriva la tredicesima, una mensilità aggiuntiva della retribuzione mensile pagata dai datori di lavoro ai propri dipendenti e dall’Inps ai pensionati. E’ un diritto anche per i lavoratori con un contratto a tempo determinato.

Qualsiasi lavoratore dipendente, che abbia sottoscritto un contratto di lavoro subordinato, ha diritto a ricevere la tredicesima. Lo stesso diritto spetta anche alle colf, alle badanti, ai pensionati, indipendentemente dall’ammontare dei cedolini mensili. Hanno diritto a ricevere questa mensilità aggiuntiva anche quanti percepiscono un assegno sociale o la pensione di invalidità.

Come viene erogata? Qualsiasi lavoratore dipendente, che abbia sottoscritto un contratto di lavoro subordinato, ha diritto a ricevere la tredicesima. Lo stesso diritto spetta anche alle colf, alle badanti, ai pensionati, indipendentemente dall’ammontare dei cedolini mensili. Hanno diritto a ricevere questa mensilità aggiuntiva anche quanti percepiscono un assegno sociale o la pensione di invalidità. Direttamente nella mensilità di dicembre per i pensionati.

La tredicesima viene pagata a ridosso delle festività natalizie, di norma entro e non oltre la vigilia di Natale. In genere arriva, che sia in busta paga con lo stipendio di dicembre o in un cedolino separato, tra il 14 e il 20 dicembre.

Cosa fare se la tredicesima non viene pagata?

Per prima cosa occorre verificare di rientrare nei casi in cui spetta tale mensilità aggiuntiva. Sussistono difatti dei periodi di assenza dal lavoro durante i quali la tredicesima non matura tra cui l’aspettativa non retribuita, il congedo parentale facoltativo, l’astensione per malattia del figlio, i periodi di malattia oltre il periodo di comporto e il lavoro effettivo annuo inferiori a 15 giorni in un mese.

Se verifichiamo che abbiamo diritto alla tredicesima e non è stata erogata inizialmente ci si può rivolgere direttamente al proprio datore di lavoro e chiedere il motivo.  Occorre in tal caso fare un sollecito di pagamento tramite PEC, con una raccomandata con ricevuta di ritorno da consegnare alla corrispondenza.

Per farlo è possibile anche rivolgersi ad un sindacato che tutela il lavoro dei dipendenti. Se il datore di lavoro non fa nulla, allora si passa allo step successivo, ossia si avvia la conciliazione alla direzione del lavoro e si fa riferimento all’Ispettorato del lavoro di competenza. Può essere utile farsi assistere da un avvocato esperto in diritto del lavoro o un consulente del lavoro.

Ma se anche in questa fase non si sortiscono gli effetti sperati, allora l’ultima spiaggia è attuare un decreto ingiuntivo in tribunale con l’assistenza di un avvocato. E’ bene sapere che il diritto a percepire la tredicesima si prescrive in tre anni.