
ROMA (WSI) – Lo spettro del prelievo forzoso imposto su alcuni conti bancari, dopo il precedente di Cipro, non è affatto rientrato, anche se sono mesi che non se ne parla più.
A riportare l’allarme è Joerg Asmussen, membro del Consiglio esecutivo della Banca centrale europea, che ha sottolineato in una intervista esclusiva rilasciata al canale Cnbc, che i depositi potrebbero essere intaccati, se in futuro si verificasse il fallimento di una banca europea.
Riferendosi alla situazione che si è verificata a Cipro, Asmussen ha precisato che la situazione è stata “unica”, ma non c’è alcun dubbio sul fatto che le sue parole riportino forti timori sulla possibile confisca dei depositi dei cittadini europei.
L’economista e politico tedesco ha precisato che i depositanti farebbero fronte a una tale situazione in “circostanze rare e improbabili”, visto che prima di ricorrere a questa soluzione si attingerebbe ad altri asset e che i depositi di un ammontare inferiore ai 100.000 europei sarebbero ancora protetti.
Al di là delle sue rassicurazioni, il punto è che dell’eventualità di nuove confische di depositi bancari, Asmussen ne ha parlato.
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