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Tonfo rublo, alert Banca centrale: rischi alla stabilità finanziaria

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ROMA (WSI) – Il tonfo del rublo pone rischi alla stabilità finanziaria della Russia. E’ la nota che la Banca centrale della Russia ha pubblicato sul suo sito, affermando di essere pronta a intervenire in qualsiasi momento.

La domanda di dollari sta creando di fatto le condizioni per il presentarsi di rischi alla stabilità finanziaria: “La Banca centrale russa è pronta ad aumentare gli interventi in valuta estera in ogni momento e a utilizzare altri strumenti finanziari”.

Il rublo, alle 5,24 pm ora di Mosca, saliva +0,5% a 46,6180 nei confronti del dollaro. La valuta è quella che quest’anno ha perso più valore tra quelle monitorate da Bloomberg. .
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MILANO (WSI) – Dopo aver perso l’appoggio della banca centrale russa, il rublo continua a perdere terreno sui mercati.

Il biglietto verde per la prima volta ha superato i 48 rubli, mentre l’euro si attestava a un soffio dai 60 rubli (59,47).

Mercoledì la Banca centrale di Mosca ha annunciato che limiterà gli interventi a sostegno della valuta nazionale, un passo determinante verso la libera fluttuazione del rublo.

L’annuncio ha l’obiettivo di alleviare la pressione speculativa che ha portato a un’ondata di vendite senza precedenti nonostante il deciso aumento dei tassi la scorsa settimana.

La svalutazione della moneta nazionale sta danneggiando fortemente le società russe, alzando i prezzi all’import e riducendo i profitti, rendendo al contempo più cari i rifinanziamenti del debito in valuta straniera.

In pratica la Rusia rischia di entrare in una spirale mortale rappresentata da un calo costante del rublo che alimenta i timori di un collasso economico. A sua volta tale paura spinge ancora più in ribasso il rublo in un ciclo vizioso che non promette nulla di buono.

D’ora in avanti la banca centrale russa limiterà gli interventi giornalieri a sostegno del rublo a 350 milioni di dollari, una cifra ben al di sotto di quanto ha speso nelle ultime settimane. In certi casi la somma ha toccato anche i 2 miliardi al giorno.