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Tim, un 2021 tra risultati positivi, accordi sindacali e titolo in crescita

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Tim, sindacati soddisfatti per l’accordo in uscita di 1.300 dipendenti. E il titolo cresce nel 2021

 

  • Tim, chiuso l’accordo sindacale per l’uscita volontaria di 1.300 dipendenti.

  • Sindacati soddisfatti: “l’accordo con TIM si inserisce nella revisione del mix generazionale”.

  • L’accordo TIM-sindacati piace al mercato: dati di bilancio positivi, sfide future e apprezzamenti sostengono il titolo in borsa

  • Continua il momento positivo per Tim, che vede all’orizzonte un 2021 ricco di opportunità e sfide

 

Dopo le trattative delle ultime settimane, Tim ha concluso l’accordo sindacale che prevede l’uscita volontaria di 1.300 dipendenti che avverrà lungo il 2021, secondo uno schema di prepensionamento concordato proprio i sindacati.

L’accordo, basato sulla volontarietà dei dipendenti Tim all’uscita, consentirà all’azienda di accompagnare verso l’uscita dal mercato del lavoro diversi dipendenti di lungo corso, aprendo al contempo nuove opportunità in termini di “mix generazionale” e nuove posizioni per figure professionali più specificamente preparate sui temi connessi a digitale e fibra, di fondamentale importanza per l’azienda di Corso d’Italia, come recentemente illustrato nel corso della presentazione del piano strategico 2021-2023 di Tim.

 

Tim, i sindacati approvano: “Accordo che si inserisce nella revisione del mix generazionale”

A proposito dell’accordo con Tim, Riccardo Saccone, in rappresentanza della CISL, commenta infatti che: “L’accordo si inquadra nel più generale processo di revisione del mix generazionale. Ora attendiamo la presentazione ufficiale del piano di impresa. Resta fermo che per noi la re-industrializzazione di Tim e il successo del processo di superamento del digital divide passano per la realizzazione del memorandum siglato fra azienda e Cdp.”

Commenti positivi anche da parte di Luciano Savant Levra, segretario nazionale della Uilcom Uil, che ha sottolineato come tutte le uscite dei dipendenti Tim siano state visionate e approvate dai sindacati, avvenute su base volontaria e dunque frutto di un accordo tra le parti.

“L’accordo sottoscritto – afferma Savant Levra – è importante perché si inserisce nel percorso di uscite volontarie delle lavoratrici e lavoratori con maggiore anzianità, un percorso non traumatico che permette di alleggerire l’ex monopolista.” 

Positiva anche la reazione di Giorgio Serao, segretario nazionale Fistel Cisl: “In continuità con gli accordi precedenti, abbiamo sottoscritto l’uscita di 1.300 lavoratori in isopensione, e prorogato la mobilità volontaria per altri circa 170 lavoratori. L’accordo va nella direzione di cambiare il mix generazionale; ora siamo in attesa del piano industriale Tim per verificare la continuità di investimenti infrastrutturali, fondamentali per la trasformazione digitale. Investimenti sui quali siamo particolarmente attenti perché rappresentano la vera garanzia per il mantenimento del perimetro occupazionale di Tim”.

 

Tim, un accordo approvato dai sindacati che piace al mercato

Un accordo, dunque, con il duplice obiettivo di rinnovare la forza lavoro Tim e rafforzare Tim stessa in attesa delle prossime sfide che vedranno l’azienda di Corso d’Italia impegnata su digitale, 5G e rete unica, opzione sempre più gradita al mercato, che ha dimostrato di apprezzare la presentazione dei conti di bilancio e del piano strategico 2021-2023.

Negli ultimi tempi, infatti, nonostante alcune rilevazioni decisamente “controcorrente” rispetto alle reazioni del mercato e degli analisti, la Borsa ha dimostrato di apprezzare i risultati di Tim ed i progetti futuri illustrati, con il titolo azionario che ha registrato un balzo di quasi il 7% in crescita nei giorni successivi alla pubblicazione dei dati, e un più generale trend – al netto delle fisiologiche oscillazioni giornaliere – al rialzo del valore del titolo.

 

Tim: con questo l’accordo, si introdurranno nuove figure professionali per rispondere alle sfide future

L’accordo inoltre, come sottolineato da Riccardo Saccone, rappresentante CISL, servirà inoltre per introdurre in Tim nuove figure specifiche, in grado di fornire all’azienda ulteriori competenze ed energie sui temi sui quali Tim è impegnata, come 5G e rete unica in fibra.

Un passo, questo, che rafforza ulteriormente l’evidenza di un periodo positivo per Tim, in Borsa ma anche a livello più strettamente operativo, dove Tim è ormai in prima linea nell’assunzione di un ruolo di importanza strategica non solo per lo sviluppo dei mercati, ma anche per lo sviluppo del territorio, in una visione più ampia e volta così a generare ricadute positive sul territorio nazionale e sui cittadini.

 

Tim conferma l’impegno per la copertura delle zone bianche

Un passo, questo, che rafforza ulteriormente l’evidenza di un periodo positivo per Tim, in Borsa ma anche a livello più strettamente operativo, dove Tim è ormai in prima linea nell’assunzione di un ruolo di importanza strategica non solo per lo sviluppo dei mercati, ma anche – in una visione CSR più ampia e volta a generare ricadute positive sul territorio nazionale – per lo sviluppo del territorio, in particolare nella copertura delle cosidette aree bianche, le zone del paese che più pagano il ritardo in termini di connettività alla rete e per le quali Tim, nonostante la “scarsa competitività” commerciale di un intervento in queste zone, si è impegnata ad “arrivare”, fornendo così connessione ad alta velocità anche ai comuni più “remoti” del nostro Paese.