Economia

TESSERE VIACARD, ANTITRUST CONTRO AUTOSTRADE

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(9Colonne) – Roma, 9 mag – L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha deciso di avviare un’istruttoria per abuso di posizione dominante nei confronti della società Autostrade S.p.A., relativamente alla gestione delle tessere Viacard a scalare. Nel provvedimento l’Autorità ha contestato ad Autostrade di rifiutare ai consumatori il riconoscimento del credito residuo contenuto nelle carte in scadenza o scadute. L’istruttoria è stata avviata alla luce di una segnalazione di un consumatore, al quale Autostrade ha poi riconosciuto il rimborso, inviando per conoscenza la sua decisione all’Autorità. Da successive verifiche effettuate direttamente dagli uffici dell’Antitrust è tuttavia emerso che Autostrade continua a negare il rimborso dei crediti residui, offrendo peraltro un’informativa poco chiara. Ciò si traduce, per quei consumatori che non protestano (anche segnalando il caso all’Autorità), nel pagamento di un corrispettivo a fronte di un servizio non reso. Nel provvedimento l’Autorità sottolinea che la società Autostrade S.p.A. è titolare della concessione in via esclusiva per la gestione di alcune tratte autostradali che rappresentano il 64% della rete nazionale e, pertanto, detiene una posizione dominante nel mercato del servizio autostradale nelle tratte in concessione. Grazie a questa posizione di monopolista legale, Autostrade gestisce il servizio di pagamento dei pedaggi mediante le carte di pagamento Viacard, che rappresentano l’unica modalità di pagamento elettronico dei pedaggi autostradali, alternativa al contante, utilizzabile da chi non dispone di un conto corrente bancario. Con il mancato rimborso di tessere Viacard non utilizzate o utilizzate solo parzialmente nel periodo di validità, Autostrade avrebbe dunque causato un aggravio economico ingiustificato ed arbitrario per gli utenti finali, abusando della propria posizione dominante, con la fissazione di condizioni contrattuali ingiustificatamente gravose e un’informativa reticente, in contrasto con i principi del Codice del Consumo in base ai quali le condizioni di contratto devono essere espresse in modo chiaro e comprensibile. L’istruttoria dell’Antitrust dovrà concludersi entro il 31 dicembre 2007.