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Tesla, per analisti è “codice rosso”: titolo buca anche $200

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Tesla è ferma ai box oggi a Wall Street. Per raggiungere i suoi obiettivi di redditività per la seconda metà dell’anno, l’azienda dovrà superarsi, secondo Wedbush Securities. La casa di auto elettriche di Elon Musk avrebbe davanti a sé difatti una sfida molto ostica secondo gli analisti, paragonabile alla “scalata del monte Kilimanjaro“.

Nel report di domenica firmato da Dan Ives e citato da Bloomberg in riferimento allo stato attuale delle cose per la società si parla di una “situazione di codice rosso”. Il prezzo obiettivo per i prossimi 12 mesi è stato di conseguenza tagliato da $275 a $230.

L’analisi pesa particolarmente sui corsi azionari di Tesla, perché in precedenza Ives era sempre stato uno degli strategist più ottimisti sulle prospettive del gruppo. Ora dai toni usati sembra invece aver perso ogni speranza, dicendosi “molto preoccupato per l’andamento delle prospettive di crescita di Tesla e per la domanda di vetture elettrichevetture elettriche Model 3 negli Stati Uniti nei prossimi trimestri”.

Ives ha citato anche tra i fattori negativi le distrazioni derivanti dai “progetti di fantascienza” di Musk. Le azioni Tesla pagano dazio fin dalle contrattazioni di pre mercato a Wall Street, poi perdono il 4% in avvio a $202,50. Il livello di 196,80 dollari toccato nelle primissime battute è il più basso da dicembre 2016. Dopo aver violato al ribasso il livello di 200 dollari per la prima volta in tre anni il titolo si trova a un bivio.

Gli obiettivi di bilancio a cui fa riferimento l’analista di Wedbush sono quelli che Musk ha presentato agli investitori nell’ultimo round di finanziamenti di titoli convertibili da 2 miliardi di dollari. Quando a Musk è stato chiesto cosa avrebbe fatto dei 2 miliardi di denaro fresco ha risposto con piglio deciso: “non prevediamo di spendere questo capitale. Finanzieremo la nostra attività con il nostro cash flow in crescita”.